«Una riforma che pone al centro il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati in un momento drammatico per la professione, attaccata dagli annunci di abrogazione del nostro Ordine professionale, dalle minacce alla sopravvivenza della piccola editoria rappresentate dall’azzeramento del Fondo per il pluralismo, dal proliferare delle fake news», ha subito precisato il presidente del Cnog, Carlo Verna.
«Oggi più che mai – ha proseguito – alla tenuta democratica del nostro Paese serve un organismo come l’Ordine dei giornalisti che certifichi la diffusione di informazione verificata e garantita secondo i principi deontologici. Al centro della riforma ci sono proprio la funzione deontologica dell’Ordine e il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati, insieme con l’accesso alla professione, con la formazione e l’aggiornamento dei giornalisti, consapevoli del ruolo del giornalismo come potere di controllo democratico. Chi cerca la disintermediazione, chi vuole eliminarci – ha concluso il presidente del Cnog – vuole che ai cittadini arrivi solo la voce di chi urla più forte».
Con Verna in conferenza stampa erano presenti anche gli altri vertici del Consiglio nazionale dell’Ordine, i presidenti degli Ordini regionali, i rappresentanti degli altri enti della categoria. Da Parigi, dove si trova per partecipare al congresso del sindacato francese dei giornalisti, il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, ha inviato al presidente Verna un messaggio. «Nell’assicurare il sostegno del sindacato alla proposta di riforma approvata dal Cnog – scrive Lorusso – ribadisco la necessità di dar vita in tempi brevi ad una… Continua su fnsi