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Venezia 2018. Arriva sugli schermi “La profezia dell’armadillo” dal fumetto di Zerocalcare

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Dal concorso Orizzonti di Venezia 2018 arriva sugli schermi, a partire dal 13 settembre, “La profezia dell’Armadillo”, opera prima di Emanuele Scaringi ispirata al fumetto di Zerocalcare.

Racconta di Zero, un ventisettenne precario che abita a Roma nel quartiere dormitorio di Rebibbia. Zero è un disegnatore che, non potendo vivere del suo talento, si arrangia impartendo ripetizioni di francese. Lingua che ama perché è stata quella di Camille, una ragazzina del quale era innamorato fin dalle medie senza riuscire a confessarle il suo amore. Camille è stata distrutta dall’anoressia e la notizia della sua morte getta Zero nella malinconia e nel ripensamento della condizione della sua stessa esistenza: quella di un “tagliato fuori” da ogni certezza, così come la sua generazione. Unici punti fermi l’amico del cuore Secco e la madre. Zero, quando torna a casa, trova la compagnia di un Armadillo – personaggio immaginario delle strisce e dei fumetti di Zerocalcare – che si lancia con lui in paradossali conversazioni, specchio della coscienza critica e del rapporto del protagonista con il mondo. Così “La Profezia dell’armadillo è “qualsiasi previsione ottimistica fondata su elementi soggettivi ed irrazionali spacciati per logici e oggettivi, destinata ad alimentare delusione, frustrazione e rimpianti, nei secoli dei secoli”.

Bravi i protagonisti Simone Liberati e Pietro Castellitto, nonché Valerio Aprea mascherato da Armadillo. Un film originale che offre una variante poetica della “Tibutina Valley” e dei suoi giovani, che ci fa vedere il quartiere di Rebibbia come i romani stessi non hanno mai visto. Banlieu pittorica della capitale trasfigurata da uno sguardo che viene dal cuore e che esalta la liricità pur nel malessere. Dice Emanuele Scaringi: “Sono i luoghi abitati dalle persone normali quelli che m’interessano. Uno squarcio di vita inusuale, non il centro da cartolina, dove Zero e Secco si rifiutano di andare, ma una metropoli del mondo dove le classi sociali si mescolano”. 


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