Salvataggi in mare, asilo, linguaggio d’odio: monito dell’Unhcr all’Italia

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L’Alto Commissario Filippo Grandi fa il punto sulle visite istituzionali avute in questi giorni. “Meno traversate ha significato più morti in proporzione, questo ci preoccupa. Le persone vanno salvate, poi condivisione a livello europeo”. E sul dl Salvini: “Offriremo suggerimenti perché legge sia coerente con diritto internazionale”

ROMA – “Quando vengono avvistate imbarcazioni in difficoltà bisogna agire secondo le prassi normali del diritto del mare e, mi viene da dire, di umanità: le persone vanno salvate. La discussione complessa con le ong ha fatto in modo che la capacità di soccorso in mare si sia ridotta. Ma meno traversate ha significato più morti in proporzione, questo ci preoccupa”. Lo ha detto l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, in una conferenza stampa a Roma per fare il punto sulle visite istituzionali avute in questi giorni con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e i ministri, Matteo Salvini, Danilo Toninelli ed Enzo Moavero.

Per Grandi non si può annullare la capacità di soccorso in mare così come la possibilità di chiedere asilo in Europa: “anche se arriveremo un giorno a diminuire i flussi, anche se arriveremo ad attrezzare meglio tutti i paesi di transito, la possibilità di chiedere asilo in Europa deve essere mantenuta – ha detto -. Gli sbarchi, lo ribadiamo, devono essere effettuati nel porto sicuro più vicino al salvataggio. Sono poi d’accordo con il governo italiano che si deve poi condividere a livello europeo l’accoglienza. Dobbiamo arrivare a un meccanismo di sbarco e post sbarco condivisi, solo così si può evitare una nuova crisi come quella della nave Diciotti”. Grandi ha anche ringraziato la Guardia Costiera per il suo lavoro.

Nel suo lungo discorso l’Alto Commissario ha affrontato anche il tema dell’integrazione, su cui – spiega – le risorse a disposizione non devono essere ridotte.  “Anche il piano messo a punto dal governo precedente va mantenuto e incrementato”, spiega. Sul decreto Salvini sui migranti in preparazione, “non entro nel merito. È una bozza, ed è il parlamento che decide le leggi. Ma l’Alto commissariato offrirà commenti e suggerimenti nel processo di consultazione in corso, come fa con ogni Paese, con l’obiettivo di produrre una legge coerente ‘agli impegni assunti dall’Italia a livello di diritto internazionale – ha detto -“Ho fatto presente al ministro Salvini che è importante continuare a mantenere le risorse e il supporto alle persone che arrivano. I tempi di attesa vanno certamente ridotti: è nell’interesse di tutti avere rifugiati integrati”.

Rispetto alla protezione umanitaria, a cui il Viminale vorrebbe dare una stretta, Grandi ha suggerito “di mantenerla perché è uno strumento molto utile”. Infine ha lanciato un monito sul linguaggio d’odio nei confronti di migranti e rifugiati.  “Ho esortato affinché il linguaggio della politica aggressivo non dia spazio ad attacchi o abusi a sfondo razzista. Lo dico da Alto commissario e da italiano. Ho ricevuto risposte positive e spero si continui su questa strada”. Alla luce della riduzione degli arrivi – destinata ad aumentare con l’inverno – Grandi ha suggerito di “usare questo periodo per trovare soluzioni, lasciando da parte le polemiche”. Secondo l’Alto commissario, con il governo italiano “c’è identità di vedute sull’essere strategici e dare risorse nel risolvere le cause all’origine delle migrazioni”. (ec)

Da redattoresociale


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