«È singolare, se non proprio sconcertante, che l’onorevole del Pd continui a discettare di stampa e di servizio pubblico radiotelevisivo, tirando in ballo il sindacato per presunti quanto inesistenti silenzi sull’offensiva scatenata dall’attuale governo», rilevano i rappresentanti dei giornalisti italiani.
«È singolare, se non proprio sconcertante, che l’onorevole Michele Anzaldi continui a discettare di libertà di stampa e di servizio pubblico radiotelevisivo, tirando in ballo il sindacato dei giornalisti per presunti quanto inesistenti silenzi sull’offensiva scatenata dall’attuale governo. Forse perché troppo preso dallo scrivere l’ennesimo comunicato stampa si dimentica di leggere i numerosi interventi e iniziative di Fnsi e Usigrai». È quanto si legge in una nota congiunta firmata dal segretario nazionale dell’Usigrai, Vittorio di Trapani, e da segretario generale e presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
«L’onorevole Anzaldi, già tristemente famoso per le liste di proscrizione e per i reiterati attacchi a professionisti come Andrea Vianello, Massimo Giannini e Milena Gabanelli, solo per citarne alcuni, farebbe bene a tacere perché non può pensare di lavarsi la coscienza scaricando su altri responsabilità che, invece, chiamano in causa lui e il Pd – prosegue il comunicato -. Quello che l’attuale governo minaccia di fare nel settore dell’informazione è infatti il frutto di una legge che legittima l’occupazione della Rai, voluta dal precedente governo a guida Pd, e del rifiuto reiterato del suo stesso partito a mettere mano, nella passata legislatura, alla riforma delle leggi di sistema e alla soluzione di questioni fondamentali per la libertà di informazione, quali il contrasto alle querele bavaglio e la lotta al precariato giornalistico. Che adesso l’onorevole Anzaldi salga in cattedra per dare lezioni agli altri è francamente inaccettabile, oltre che ridicolo», concludono di Trapani, Lorusso e Giulietti.