Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento ha aperto l’incontro di Assisi mostrando una pietra sottolineando l’importanza delle parole che “non sono pietre perché possono segnare definitivamente una persona. Se l’informazione non fa un grande lavoro, allora noi giornalisti stiamo contribuendo ad abbrutire questa società e questa democrazia”.
“Il 6 ottobre – ha proseguito Beppe Giulietti, presidente della FNSI – insieme, credenti e non credenti, firmeranno la Carta di Assisi. Le parole non sono pietre perché è giunto il momento di passare dalla indignazione all’azione di contrasto e denuncia nei confronti del linguaggio dell’odio e del razzismo. Il rispetto della Costituzione, dei trattati internazionali, delle carte deontologiche, del principio di non discriminazione deve diventare pratica quotidiana, perché chi usa le parole come proiettili si propone di distruggere l’informazione, ma anche e soprattutto di colpire a morte la democrazia”.