A Washington è caccia all’autore dell’editoriale anonimo pubblicato dal New York Times e attribuito ad un collaboratore dello staff del presidente Trump. Uno scritto critico che arriva da dentro la Casa Bianca nel quale si spiega che molti collaboratori di Trump agiscono contro la sua volontà al fine di preservare le istituzioni democratiche. I nervi sono così tesi che persino il segretario di stato Pompeo ha dichiarato dall’India “Non sono stato io”. Il quotidiano conosce la fonte che ha mandato lo scritto ma ne ha garantito l’anonimato. “Crediamo che il nostro principale compito,si legge nell’editoriale, sia nei confronti del paese. Il presidente continua ad agire in un modo che danneggia la nostra repubblica”. Emerge il ritratto di una Presidenza a due velocità con il capo della Casa Bianca che assume posizioni e alcuni suoi collaboratori che agiscono in modo opposto,rassicurando,per esempio,gli alleati rispetto ad alcune esternazioni di Trump o imponendo sanzioni alla Russia che non piacciono al presidente. Nello scritto si definisce il comportamento di Trump amorale e antidemocratico. Non era mai successo che da dento la Casa Bianca partisse una presa di distanza così netta nei confronti del presidente in carica. Ed è senza precedenti che un simile scritto venisse inoltrato ad un quotidiano in cima alla lista di quelli considerati nemici dallo stesso Trump.
” un editoriale codardo – ha attaccato il presidente.New York Times e Cnn sono testate che chiuderanno presto”.Trump è furioso e non lo nasconde. L’editoriale anonimomè stato pubblicato a poche ore di distanza dalle nuove rivelazioni imbarazzanti sulla sua amministrazione contenute nel libro di Bob Woodward “Fear: Trump in the White House”, in uscita l’11 settembre. Vengono raccontati i timori e le preoccupazioni dei collaboratori del Presidente degli Stati Uniti che spesso disubbidiscono agli ordini per evitare che scoppino guerre commerciali o crisi diplomatiche. Ore e ore di interviste nelle quali si racconta come alcuni documenti importanti vengano tolti dalla scrivania di Trump x paura che il presidente possa
prendere decisioni pericolose
e non ponderate.” Woodward parla a lungo dell’inchiesta sulla Russia e di come Trump fu convinto dal suo ex avvocato Dowd a non testimoniare. Il legale poi si dimise. In tanti i questo anno e mezzo hanno lasciato la Casa Bianca a causa delle difficoltà a contenere il comportamento del presidente. “È solo fiction, ha tuonato Trump,puro discredito per colpire la mia presidenza.”