Il diritto di cronaca non si perquisisce. Dopo le iniziative di numerose Procure, che con perquisizioni e sequestri ai danni di giornalisti e redazioni mettono a rischio tutela delle fonti e segreto professionale, i giornalisti italiani si mobilitano in difesa del diritto-dovere di informare i cittadini.
Giovedì 20 settembre, alle ore 12, nella sede della FNSI, in corso Vittorio Emanuele II, 349 a Roma, in concomitanza con l’udienza preliminare del processo, a Caltanissetta, a carico di tre poliziotti per il depistaggio attorno alla strage di via D’Amelio, la Federazione nazionale della Stampa italiana organizza una conferenza stampa per fare il punto della situazione e illustrare le prossime iniziative.
Sarà anche l’occasione per rilanciare l’appello del cronista di Repubblica Salvo Palazzolo, indagato dalla Procura di Catania per rivelazione di segreto d’ufficio proprio per un articolo dello scorso marzo sulla chiusura dell’inchiesta relativa al processo che inizierà il 20 settembre, a “illuminare” i processi sulle stragi di Stato e dar vita a una nuova, grande stagione di inchieste dei giornalisti italiani sui misteri che hanno insanguinato il Paese e sui quali non si è ancora giunti a ottenere verità e giustizia.
Insieme con il segretario generale e il presidente della FNSI, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, saranno presenti, fra gli altri: il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna; il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani; la portavoce di Articolo21, Elisa Maricola; i giornalisti e le giornaliste Monica Andolfatto, Federica Angeli, Attilio Bolzoni, Paolo Borrometi, Floriana Bulfon, Antonello Caporale, Graziella Di Mambro, Rosaria Federico, Fabrizio Feo, Cristina Genesin, Stefania Limiti, Sabrina Pisu, Luca Salici, Pino Scaccia, Claudio Silvestri, Maurizio Torrealta, Maria Zegarelli.