Global climate action summit, primi passi verso un accordo per ridurre emissioni. E Assisi e San Francisco, città gemellate, firmano dichiarazione congiunta

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È iniziato ieri a San Francesco il Global climate action summit, evento internazionale dedicato alle azioni che gli enti locali e le città possono intraprendere per ridurre i cambiamenti climatici a cui partecipano i più importanti leader politici, economici e religiosi del mondo.
A margine del Summit, in queste ore, si è animato un confronto tra 72 rappresentanti dei governi di tutto il mondo: premier, governatori, ministri e delegati per concordare un’azione collettiva sul clima da attuare a livello nazionale e regionale. Obiettivi un accordo per limitare le emissioni a meno di 2 tonnellate pro capite, limitando al massimo l’aumento della temperatura globale a meno di 2 gradi per evitare pericolose conseguenze per l’ambiente e l’uomo.
Al summit partecipano anche molte realtà italiane e comuni, tra cui Assisi.
Il sindaco della città di San Francesco Stefania Proietti, invitata a partecipare dal Governatore della California Jerry Brown, ha organizzato un side event ufficiale con il Ministero dell’Ambiente italiano al quale partecipa anche la Santa Sede con il dicastero dello Sviluppo integrale.
L’evento dal titolo “Laudato Si, dalla teoria alla pratica: città per un futuro sostenibile” si è svolto al Consolato Italiano. Tra gli ospiti il vice governatore della California Newsom, diversi ricercatori e professori di importanti università californiane oltre a imprenditori e startupper.
Il giorno prima del vertice californiano il sindaco Proietti e il “mayor” di San Francisco, London Breed, hanno inoltre firmato una dichiarazione di intenti per rafforzare la cooperazione in settori strategici.
Un documento storico tra due città accomunate da valori comuni di pace e fratellanza tra i popoli, di accoglienza, di inclusione, di interculturalità e dialogo, di attenzione all’ambiente e alla giustizia sociale in nome di San Francesco e dei valori francescani.
“La nostra presenza in California sarà foriera di grandi benefici sociali, economici e culturali non solo per le nostre Città ma anche per i nostri Paesi, Italia e Stati Uniti”
I temi della dichiarazione, la prima firmata con una città estera dal sindaco Breed dopo la sua elezione, avvenuta a luglio, riguardano il rafforzamento della cooperazione in ambiti quali il turismo, l’arte, la cultura, gli scambi tra imprenditori, la ricerca scientifica e tecnologica, l’innovazione applicata al settore turistico/ricettivo, al patrimonio culturale e alle tecnologie green, e tutte le buone pratiche in ambito urbano per ridurre l’inquinamento e il cambiamento climatico.
Nel 1969, per iniziativa dell’allora sindaco di San Francisco, Joseph Alioto, le due città decisero di rafforzare i già esistenti legami storici e spirituali, in nome di San Francesco e dei valori francescani.
“Essere qui oggi – ha sottolineato il sindaco Proietti nel discorso che ha tenuto nella City Hall di San Francisco alla presenza del Sindaco Breed e dei suoi più stretti collaboratori – è il primo passo in vista dell’importantissima celebrazione del 50° anniversario del gemellaggio tra le nostre due Città. Siamo certi che il patto di fratellanza tra Assisi e San Francisco, rafforzato dalla firma odierna, sarà foriero di grandi benefici sociali, economici e culturali non solo per le nostre Città ma anche per i nostri amati Paesi, Italia e Stati Uniti”.
Nel corso dell’incontro sono state stabilite le tappe della celebrazione del 50esimo anniversario del gemellaggio: il Sindaco Proietti ha invitato il Sindaco Breed ad Assisi nella prima metà del 2019, mentre le celebrazioni a San Francisco si terranno in autunno.
Comincia subito ad attivarsi la macchina organizzativa, che a San Francisco conta sul supporto fattivo della comunità italoamericana.
Per questo motivo il sindaco di Assisi ha voluto ringraziare, alla presenza del Sindaco Breed, l’impegno della commissione per il gemellaggio tra San Francisco ed Assisi, attiva ormai da 50 anni:
“In tutti questi anni, un ruolo fondamentale nel gemellaggio è stato svolto dalla comunità italo-americana di San Francisco e dalla San Francisco – Assisi Sister City Committee, che ringraziamo nella persona del Presidente, Richard Armanino, per aver saputo mantenere sempre vivo il forte vincolo di amicizia e fratellanza tra le nostre due Città.”
La firma di questo documento è la conferma dell’importanza che Assisi riveste in una comunità di rilievo come San Francisco, culla delle più importanti innovazioni tecnologiche e non è azzardato credere che il rafforzamento dei rapporti determinerà ricadute culturali ma anche economiche per la cottadina umbra.
La delegazione italiana, accolta da una bandiera tricolore issata sulla facciata della City Hall di San Francisco, era composta anche da Veronica Cavallucci, Assessore ai Gemellaggi della Città di Assisi, dai consiglieri comunali Paolo Lupattelli e Paolo Sdringola.
Dopo la firma, sindaco, assessore e consiglieri hanno poi partecipato a un incontro con la comunità italoamericana di San Francisco e con alcuni degli imprenditori che hanno sostenuto il gemellaggio, per organizzare le celebrazioni del prossimo anno. Tra questi, erano presenti Larry Nibbi, uno dei più grandi costruttori californiani, patron dei GIANTS, e Randall Kline, Art Director del famosissimo San Francisco Jazz center.


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