Salvo Palazzolo è un collega esemplare, uno di quelli che ha sempre raccontato ciò che c’era da raccontare e non si è mai sottratto. Lo ha fatto a costo di minacce, intimidazioni ed insulti. Ha raccontato, perché sa bene che l’unica strada maestra che noi giornalisti abbiamo è il racconto di ciò che accade o è accaduto in una terra meravigliosa ma difficile come la Sicilia.
Ecco perché si è sfilato dal protagonismo che avrebbe potuto mettere in atto dopo l’ultima vicenda che lo ha visto – incredibilmente – protagonista e ha preferito, ancora una volta, puntare alle domande. Quelle che accompagnano i tanti dettagli dei misteri di Palermo. Tanti, troppi. Quelle molte verità sulle stragi che sono ancora custodite in alcuni archivi di Stato.
E’ il nostro dovere continuare a fare domande sulle stragi, fino alla verità.
Ecco perché questa mattina saremo alla Fnsi, ancora una volta grazie al presidente Beppe Giulietti ed al segretario, Raffaele Lorusso, tutti insieme, perché dal nostro lavoro passa la conoscenza dei cittadini. E su questa missione non possiamo arretrare: il diritto di cronaca non si perquisisce!