BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Divieto per le aziende statali di fare pubblicità sui giornali, FNSI: «Di Maio vuole il pensiero unico»

0 0

«L’ennesimo editto del vicepremier Luigi Di Maio contro i giornali conferma l’avversione del governo e delle forze politiche che lo sostengono ai principi della democrazia rappresentativa, di cui la libertà di espressione e il pluralismo dell’informazione sono pilastri essenziali. Annunciare il divieto per le aziende statali di fare inserzioni pubblicitarie sui giornali non è soltanto una minaccia a quelle testate che si sforzano di informare i cittadini e di alimentare dibattiti e la circolazione delle idee, ma fornisce l’esatta rappresentazione dell’idea che il vicepremier e i suoi sodali hanno della democrazia». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana.
«Si illude, Di Maio – proseguono – se, attraverso la minaccia di togliere ai giornali fonti di sostentamento, pensa di introdurre in Italia un modello di informazione guidato da un pensiero unico, magari veicolato dalla rete i cui utenti non sono assimilabili al pubblico che attraverso la lettura dei giornali cerca spunti di riflessione e non di sfogare i propri istinti o di alimentare il rancore. Nella carta stampata, come nell’emittenza pubblica e privata e in tutti i settori dell’informazione italiana, esistono ancora giornalisti con la schiena dritta pronti a fare il loro lavoro nell’interesse dei cittadini ad essere informati e della crescita civile del Paese. Non saranno certo gli editti di qualche federaletto di provincia ad impedire ai giornalisti italiani di compiere ogni giorno il loro dovere».


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21