“Vedere il calcio in tv ormai è un privilegio per pochi. Per i pochi che possono pagare costosi abbonamenti.
Come avete notato, sabato e domenica è cominciato il campionato di serie A, ma poco o nulla si è potuto vedere sulle tv non a pagamento.
Ormai gli interessi dei signori dei diritti tv e quelli dei club di calcio stanno negando il calcio in tv al grande pubblico.
I giornalisti della Rai chiedono alle istituzioni un intervento nell’interesse dei cittadini: gli affari non possono vincere sempre e su tutto.
Noi lo denunciamo da tempo e continuiamo a batterci nel silenzio assordante della politica e di chi dovrebbe agire a tutela di tutti i telespettatori.
Al nuovo vertice della Rai chiediamo di far sentire la propria voce e di tornare ad essere protagonista nel settore: siamo il Servizio Pubblico, lo sport deve essere di tutti, per tutti”.