Il 2 agosto ricorre il Rom Genocide Remembrance Day, la giornata in ricordo del Porrajmos, lo sterminio di Rom e Sinti durante la seconda guerra mondiale. Nel 1944 i nazisti eliminarono lo Zigeunerlager del campo di Auschwitz-Birkenau, uccidendo nelle camere a gas oltre 4mila persone, in maggioranza donne e bambini.
Articolo 21 oggi era insieme alla Comunità Rom e Sinti in Italia alla manifestazione in piazza Montecitorio per manifestare tutta la vicinanza della nostra associazione a questa minoranza, la più numerosa in Europa, segnata da persecuzioni e sofferenze.
«La memoria del genocidio provocato da ideologie razziste costituisca un monito per evitare ogni discriminazione. Oggi il nostro Paese vive in un crescendo di avversione verso il ‘diverso’, che sia Rom o immigrato, che giorno dispo giorno alimenta un clima di odio e razzismo inaccettabile. Questa piazza deve essere un punto di partenza per ricordare che l’Italia è per Costituzione antifascista e antirazzista. E chi, oggi, nelle istituzioni nega che dietro le aggressioni nei confronti di immigrati ci sia una matrice xenofoba le legittima e ne è corresponsabile. Anche alla Perugia – Assisi il 7 ottobre è il giorno prima, con la presentazione del Manifesto di Assisi di Articolo 21, la mobilitazione per i diritti e l’egiaflianza sarà centrata sul messaggio antirazzista che oggi più che mai deve levarsi alto ”.
“Gli sgomberi sono una violenza istituzionale, soprattutto quando non si danno alternative alle famiglie, che restano per strada – dice Dijana Pavlovic, attrice e mediatrice culturale di origine rom portavoce di Alleanza romanì -. Siamo qui in piazza oggi per dire basta a razzismo e discriminazione contro il popolo rom. Siamo 15 milioni in Europa, e non ci fermeremo”.
Un piazza oggi c’era anche il vignettista Vauro: “Questo Governo sta legittimando il razzismo, basti pensare alle parole del ministro Salvini ‘purtroppo ce li dobbiamo tenere’ riferendosi ai rom italiani” ha ribadito intervenendo alla manifestazione che ha visto la partecipazione di centinaia di persone e tante associazioni e organizzazioni, dall’Arci all’Anpi, dalla Comunità di Sant’Egidio alla Cgil.