Questa mattina leggevo un articolo che ricordava un insegnamento di don Milani: dedicatevi alla cultura. Se perdete la sfida della cultura perdete il popolo. Penso che questo invito possa riguardare anche noi giornalisti, in un momento storico molto delicato in cui da presunti statisti piuttosto ci aspetteremmo la difesa della democrazia e della libertà di pensiero. Purtroppo, tendono a scatenare una rissa per spostare l’attenzione dai contenuti ai gesti. Addirittura assumono il tono sprezzante di chi vuol fare valere una posizione di potere. Non possiamo e non dobbiamo cadere in queste trappole. Andiamo avanti con la riforma, senza arretrare sulle richieste di qualità e di un giornalismo certificato. Andiamo avanti con il diritto e il dovere di proporre cultura sui valori che fondano una società democratica. Ci sono già delle iniziative che portano questi progetti nelle periferie. Insistiamo, allarghiamo la proposta per non perdere il popolo. Siamo donne e uomini di cultura. Ma da soli non ce la possiamo fare per sostenere quel bene comune della libertà di espressione.