Aveva sospeso lo sciopero della fame perché pensava che la convocazione da parte del Prefetto di Reggio Calabria, la scorsa settimana, avrebbe portato ad uno sblocco dei fondi Sprar dell’Unione Europea per il “modello Riace”. Ed invece per il sindaco Mimmo Lucano è stata l’ennesima delusione. Una soluzione è stata sollecitata anche dalla Curia, attraverso la mediazione del vescovo e di padre Alex Zanotelli, ma al momento tutto è fermo. Pensavamo che almeno il debito che ha la Prefettura con Riace i 3 mesi del 2016 e tutto il 2017, considerata l’emergenza per noi poteva essere una boccata d’ossigeno invece non è così. Hanno detto che dovranno esaminare meglio tutto il fascicolo e poi si vedrà”, ha dichiarato il Sindaco subito dopo l’incontro, Quindi resta tutto appeso ad una questione burocratica, mentre l’intero modello d’accoglienza rischia di sparire. Ma Mimmo Lucano non vuole gettare la spugna e continua a combattere perché crede che quel modello non solo può servire a Riace, ma può essere esteso ad altre zone in pieno degrado, come la Piana di Gioia Tauro e San Ferdinando, teatro dell’assassinio di Soumaila Sacko.
Nei giorni scorsi numerosi sono stati gli attestati di solidarietà giunti al sindaco Lucano. Ada Colau, primo cittadino di Barcellona, ospite del “Riacefestival” , ha sottolineato come i grandi centri europei debbano prendere esempio da un piccolo Comune come Riace. “Ci sono politici che vogliono aumentare le paure nella gente, come il ministro Salvini – ha dichiarato – ma fortunatamente l’Italia non è Salvini.” Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, ospite anche lui del “Riacefestival” ha sottolineato come la legalità formale sia usata per bloccare il progetto. “A questa maggioranza di governo – ha detto De Magistris – bisognerebbe chiedere se il problema è l’immigrazione o l’emigrazione dei giovani”. Solidarietà è stata espressa anche dal Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio.
C’è chi invece è andato oltre, come la cantautrice Giovanna Marini, che ha rilanciato l’iniziativa del RECOSOL, la Rete di Comitati per la Solidarietà, che pochi giorni fa ha messo in piedi una raccolta fondi per Riace (RECOSOL IBAN IT92R 050180 1000000000 179515 causale Riace)
“C’è una sorta di consegna del silenzio su Riace – scrive Giovanna Marini – la gente non ne sa nulla, solo i pochi che vanno spulciando qua e là sui social qualcosa hanno capito. Hanno capito che Riace, che nel mondo è conosciuta come un’esperienza pilota che andrebbe seguita dai tanti paesini morenti in Italia, è invece destinata con tutto il suo carico di famiglie ormai salvate, felici, operative e anche di locali, a una lenta morte per estinzione del paese bollato da Salvini come culla di clandestini”.
La Rai sulla storia del piccolo Comune della locride e del suo Sindaco ha in lavorazione una fiction da tresmettere nel palinsesto invernale. “E’ il racconto di una Calabria visionaria e futurista, qualcosa che non si è mai visto, che scardina lo stereotipo più arcaico di una Regione vista come omertosa e ‘ndranghetista, ed invece è una terra che ha già visto oltre il futuro”. Così in una intervista all’Ansa Beppe Fiorello parla del suo ultimo lavoro, “Tutto il mondo è paese”. La messa in onda è prevista nel palinsesto invernale della tv di stato. Un’ulteriore conferma di quanto ciò che è accaduto e continua ad accadere nella piccola comunità della provincia di Reggio Calabria sia sempre più al centro dell’attenzione dei media.