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Oleg Sentsov, Articolo 21 rilancia appello per sua liberazione. Il regista ucraino da 3 mesi in sciopero della fame

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Un appello internazionale per chiedere la liberazione di Oleg Sentsov, regista ucraino da 1560 giorni in carcere, e in sciopero della fame da 100, è stato rilanciato in queste ore da Articolo 21 che con Amnesty Italia segue la vicenda del filmaker detenuto in una prigione – colonia in Siberia e sempre più debilitato.

“Le foto del volto emaciato di Oleg Sentsov, che ha perso 30 chili nei 4 anni che ha già trascorso in carcere dei 20 ai quali è stato condannato da un tribunale russo, hanno mostrato al mondo quanto drammatiche siano le sue condizioni” si legge nell’editoriale di Antonella Napoli che racconta la storia di Oleg e della sua protesta per sé e per tutti gli altri detenuti politici ucraini.
“La situazione si è aggravata nelle ultime settimane – scrive Napoli – L’impatto di quelle immagini nelle quali si riconosce a stento l’autore di “Gamer”, lungometraggio che racconta il dramma di un adolescente ossessionato dai videogiochi, opera che ha ricevuto molti premi a livello internazionale, è stato talmente forte da spingere la Corte di Strasburgo a ‘condannare’ la Russia per le mancate cure garantite al detenuto e le Nazioni Unite a chiederne l’immediato rilascio”.
“È evidente a tutti che la salute di Sentsov, in veloce deterioramento, lo metta a rischio ogni giorno di un collasso. Ed è per questo che sosteniamo e rilanciamo l’appello di Onu, organizzazioni per i diritti umani e esponenti del mondo della cultura e del cinema alla Russia affinché garantisca la giusta assistenza e scarceri al più presto Sentsov” conclude l’editoriale di Articolo 21.
Qui trovate il link dell’appello di Amnesty https://www.amnesty.org/en/latest/campaigns/2018/07/oleg-sentsov).


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