Ogni dittatura parte da un assaggio. L’eversivo di turno sfida il governo legittimo con un gesto eclatante “di forza”, per saggiarne la “reazione di diritto”. Se questa è insufficiente, il segnale è che si può procedere fino alla conquista del potere, senza più preoccuparsi delle procedure democratiche. Da noi, lo schema tipico sono le progressive “infrazioni” dei fascisti, culminate con la “marcia su Roma”; o dei siccessivi tentativi di sovvertimento autoritario basati su bombe, massacri e assassini, falliti invece per la tenuta democratica dello Stato di diritto, nei confronti della nuova destra stragista, delle brigate rosse e della mafia.
Ora è Salvini a provare l'”assaggio” con il clamoroso sopruso della Diciotti. Di fronte ai principi della Costituzione e della legge proclama il suo solenne “me ne frego” per vedere se lo Stato regge o lascia passare. Questi saranno giorni di un duro “stress test” democratico. Vedremo presto se lo Stato tiene o se stiamo incubando un nuovo Orban.