Commentare il lavoro giornalistico è un diritto di tutti, invitare esplicitamente l’editore e tutta la categoria a prendere le distanze da una collega che sul sito Foggiatoday si è permessa di commentare, esprimendo il proprio legittimo punto di vista, la tragica morte di 4 lavoratori immigrati sulle strade, è invece un pericoloso attacco al diritto di cronaca e alla libertà di opinione. E’ quanto stanno commettendo il segretario provinciale e il segretario cittadino della Lega di Foggia, autori di un post su facebook dove hanno messo all’indice la collega Giovanna Greco, accusata di essere militante politica.
Ricordiamo ai due esponenti politici – sostengono Ordine e Assostampa Puglia – che i principi dell’art. 21 della Costituzione, cui hanno giurato fedeltà anche la Lega e i suoi rappresentanti parlamentari e di governo, valgono per tutti, soprattutto per i giornalisti. Laddove si ritenga vi siano gli estremi, esistono le sedi e le istituzioni giudiziarie preposte – così come i consigli di disciplina dell’Ordine professionale – a cui rivolgersi per difendere i propri diritti ritenuti lesi. Quello che, invece, non è accettabile è l’uso dei social media come una sorta di gogna cui appendere tutti coloro che si azzardano ad esprimere il proprio punto di vista, tra l’altro in un articolo – a commento del tragico incidente avvenuto il 4 agosto scorso – qualificato come editoriale e firmato insieme al direttore della testata.
Lanciare minacce e invitare la vasta platea degli internauti ad isolare chiunque si sia azzardato a scrivere, svolgendo il proprio lavoro, fatti o opinioni sgraditi è purtroppo una pratica sempre più diffusa. E’ il motivo per cui il sindacato e l’Ordine dei giornalisti non cederanno di un passo dalla scorta mediatica che, in Puglia come in tutta Italia, assiste e sostiene i giornalisti vittime di minacce o pressioni anche dal mondo politico.