Che cosa abbiamo noi da spartire con il gruppo di Visegrad?

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Gruppo di Visegrad: Polonia Cechia Slovacchia Ungheria. Nazioni che hanno conosciuto l’oscurantismo della dittatura comunista dell’Unione Sovietica garantita dal pugno di ferro del KGB di cui Putin era un agente fidato. Hanno iniziato il loro cammino da nazioni “libere” solo dopo il crollo dell’Impero sovietico. Era il 1989, la caduta del muro di Berlino. Sono stati e popolazioni che stanno elaborando ora quello che noi abbiamo fatto decenni prima e siccome vengono tutti da dittature non hanno la minima idea di che cosa siano i diritti, la libertà di espressione,la tutela dei deboli… Sono entrati in Europa ma non hanno fatto il percorso che i padri fondatori della nostra democrazia hanno immaginato e vissuto all’indimani di Yalta. L’Italia aveva perso la Seconda Guerra Mondiale ricordiamocelo, ma i nostri politici di allora sono riusciti a dare un senso al nostro essere in un’area strategica del Mediterraneo. Non siamo stati ammessi al tavolo dei vincitori,ma siccome c’era stata la Resistenza siamo riusciti a ritagliarci un ruolo tra quelle potenze vincitrici.

Ci eravamo alleati con i nazisti e avevamo perso, ma poichè molti italiani avevamo combattuto contro il fascismo, siamo diventati comunque interlocutori importanti e soci fondatori di quel mondo democratico che stava nascendo dopo secoli di guerre fratricide. La Comunità Europea.
Ho sempre pensato di essere stata fortunata a nascere in questa parte di Europa negli anni del boom economico. C’era un gran fermento allora,e nella mia Milano arrivavano migliaia e migliaia dinfamiglie dal Sud in cerca di lavoro. Non solo si sognava un frigorifero , una macchina,una casa e anche gli operai potevano permetterselo,ma si facevano anche sogni politici che diventavano realtà,come la nascita di quell’alleanza tra gli stati europei che ci ha garantito un’era di pace e ha consentito alla mia generazione di crescere senza conoscere il dramma delle guerre. Tutto questo avveniva mentre in Polonia Ungheria Cecoslovacchia Romania Bulgaria Germnaia dell’est i dittatori filosovietici comandavano con il pugno di ferro e gli scaffali dei negozi erano vuoti. Si facevano le file in attesa di un paio di scarpe o di una scatola di pomodori.

Che cosa abbiamo noi da spartire con il gruppo di Visegrad? Si sono liberati delle dittature quando è crollata l’Unione Sovietica e stanno facendo adesso quel cammino che gli altri europei, al di qua del Muro di Berlino, hanno fatto 50 anni prima. Nel DNA di queste nazioni che si riuniscono sotto la sigla di gruppo di Visegrad, tanto amate da alcuni politici italiani, ci sono ancora i germi delle dittature filosovietiche. Non hanno mai conosciuto la vera democrazia. I loro interlocutori sono stati Stalin, Breznev, Andropov, Cernienko, e Gorbaciov il leader che diede il via alla perestroika,la trasparenza perchè aveva capito che l’Unione Sovietica era arrivata al capolinea. I nostri interlocutori nel mondo occidentale sono stati Truman,Eisenhawer Kennedy, Johnson, Nixon,Carter, Reagan.C’è una bella differenza. Non dimentichiamoci mai di quanto siamo stati fortunati a crescere in questa parte di mondo. Non rinunciamo a tutto questo, ma difendiamolo con forza pensando al futuro dei nostri figli.


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