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Articolo 21 aderisce all’appello: Mattarella intervenga per attracco della Diciotti a Lampedusa

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“Lampedusa porto aperto”. Un messaggio semplice e diretto, scritto su un lenzuolo bianco e attorniato da candele. È una delle immagini che sta facendo il giro dei social per trasmettere la speranza del Forum Lampedusa solidale – che riunisce diverse associazioni sull’isola – per chiedere il trasferimento sulla più grande delle Pelagie dei 177 migranti, tra cui 28 minori non accompagnati, 12 donne, 137 uomini, da cinque giorni a bordo della nave Diciotti bloccata a poche miglia dall’isola. In queste ore circola anche la una lettera-appello indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: 3.000 firme, a cui aggiungiamo quella di Articolo21, per chiedere al Presidente di intervenire e di pretendere che la guardia costiera possa attraccare a Lampedusa.

“Non solo per sentimento di umana solidarietà – si legge nella lettera che tra i primi firmatari vede Claudio Fava, presidente della commissione regionale Antimafia e Giusi Nicolini, ex sindaca di Lampedusa – ma per evitare che un eventuale respingimento in Libia pesi come un’onta irrimediabile non solo su chi l’ha autorizzata ma sull’intero paese. Si tratterebbe di una clamorosa violazione delle convenzioni internazionali”. “Impedire che una nave della nostra marina militare porti a termine una missione di dovuto soccorso – continua l’appello – rappresenta un vulnus istituzionale e civile che chiama in causa, e mette in discussione, le sue prerogative come Capo dello Stato e Comandante in capo delle forze armate”.

Quello che sta avvenendo al largo delle coste di Lampedusa è un dramma non meno grave di quello di Genova: “Ci permettiamo di sollecitare al Capo dello Stato un intervento proprio sapendo che queste sono ore difficili e che più volte ha fatto richiamo al sentimento unitario e responsabile degli italiani come prima risposta. Ma rigettare 177 esseri umani nell’orrore delle carceri libiche sarebbe frutto di una scelta politica alla quale Le chiediamo di opporre la sua fermezza, le sue prerogative e il suo rifiuto”.

Intanto, secondo fonti a Lampedusa, la nave Diciotti della Guardia costiera sta prendendo il largo e si starebbe dirigendo verso il porto di Pozzallo, nel Ragusano.


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