Un sommozzatore thailandese, ex militare, è morto mentre era impegnato nelle operazioni di soccorso dei 12 ragazzi rimasti intrappolati con il loro allenatore nelle grotte di Tham Luang, in Thailandia. L’uomo, Saman Kunan, era un ex Navy Seal che si era congedato da poco per lavorare come addetto alla sicurezza all’aeroporto di Bangkok. Si era unito ai soccorsi nella grotta di Tham Luang come volontario, e contribuiva alla fornitura di bombole di ossigeno per i ragazzi: sembra che abbia perso conoscenza sulla via del ritorno, e i tentativi di farlo rianimare sono falliti.
La morte del subacqueo solleva seri dubbi sulla sicurezza del tentativo di portare fuori i 12 ragazzi e l’allenatore di calcio attraverso i passaggi angusti della caverna profonda e coperta d’acqua in alcuni tratti del percorso lungo oltre 2 chilometri. Ma il comandante della Marina thailandese, che coordina le operazioni di soccorso ha detto che i soccorritori potrebbero avere poca scelta considerato l’arrivo del monsone e il fatto che nelle grotte si stia riducendo l’ossigeno. Come gesto di buon auspicio la Fifa, la Federazione mondiale del calcio ha invitato alla finale della Coppa del mondo in Russia i 12 ragazzi thailandesi prigionieri nella grotta , augurandosi che vengano riportati in superficie in tempo e offrendo parole di sostegno. Lo si legge in una lettera invitata da Gianni Infantino, leader della Fifa, al presidente della Federcalcio thailandese. “La Fifa ha il piacere di avere i ragazzi come nostri ospiti alla finale della Coppa del mondo”, è scritto nella lettera, che è stata pubblicata oggi sulla pagina Facebook della Federcalcio di Bangkok. La partita è prevista per domenica 15 luglio (Avvenire).
Da sanfrancesco
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