La Corte d’Assise di Pavia ha riconosciuto a Federazione nazionale della Stampa italiana e Associazione Lombarda dei Giornalisti il diritto di costituirsi parte civile nel processo per l’assassinio di Andrea Rocchelli, il fotoreporter italiano ucciso in Ucraina, insieme con Andrej Mironov, il 24 maggio 2014.
«Una decisione importante e innovativa, perché Rocchelli non era giornalista quando è stato ucciso. In questo caso, però, viene riconosciuto il principio che con il suo assassinio è stato leso l’articolo 21 della Costituzione e dunque il diritto di informare e di essere informati. Una decisione che apre una strada inedita», commentano il presidente e il segretario generale della Fnsi, Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso e il presidente dell’Alg, Paolo Perucchini.
«Il sindacato – proseguono – continuerà a seguire le udienze del processo sino a quando non saranno fatte verità e giustizia. Perché, in questo come in tanti altri casi, non si tratta di questioni che riguardano le sole famiglie: coinvolgono ciascuno di noi, giornalista o meno, e la stessa dignità nazionale. Un ringraziamento particolare, infine, all’avvocato Giuliano Pisapia, che assiste la Federazione nazionale della Stampa italiana e l’Associazione Lombarda dei Giornalisti».