Lo vincono Riccardo Muti per la musica, il belga-francese Pierre Alechinsky per la pittura, la giapponese Fujiko Nakaya per la scultura, i francesi Christian de Portzamparc per l’architettura e a Catherine Deneuve per il cinema/teatro.
Negli ultimi decenni del secolo diciannovesimo e agli inizi del ventesimo, il Giappone era così influenzato dalla civiltà occidentale che si temette la sparizione delle arti e dei mestieri nipponici. Fortemente preoccupato, l’Imperatore Meiji decise di promuovere le attività culturali e artistiche del Giappone coltivando buoni rapporti con gli altri paesi. Nel 1887 nacque la Japan Art Association. L’anno successivo fu inaugurato uno spazio espositivo, oggi chiamato Ueno Royal Museum, che ora ospita non solo capolavori giapponesi ma anche stranieri. Nel 1988, in occasione del centenario della Japan Art Association è stato istituito il Premium Imperiale in onore del defunto Principe Takamatsu, la cui aspirazione risiedeva nel principio che, attraverso le arti, il Giappone promuovesse la pace nel mondo.
Nel 2018, giunto alla sua trentesima edizione, il Premium Imperiale è il più importante riconoscimento d’arte esistente al mondo e conferisce un prestigio pari a quello del Nobel per la Scienza. È assegnato in cinque discipline: pittura, scultura, architettura, musica, teatro/cinema e i protagonisti sono insigniti per il contributo esercitato in campo artistico e per l’influenza sull’umanità. La sua autorevolezza è riconosciuta per il rigore estremo della scelta. Tra i consiglieri figurano esponenti di spicco del mondo culturale, finanziario e imprenditoriale. Attualmente sono consiglieri Lamberto Dini, Klaus Dieter Lehmann, William H. Luers, Christopher Patten, Jean Pierre Raffarin e Yasuhiro Nakasone. Consiglieri Onorari Jacques Chirac, David Rockefeller Jr. e François Pinault. Dai comitati di selezione, presieduti dai consiglieri internazionali, sono proposte le nomination annuali, successivamente in queste rose di nomi i Comitati di selezione della Japan Art Association designano i cinque vincitori, ciascuno dei quali riceverà un premio di 15 milioni di yen – circa 115.00 euro – un diploma e una medaglia conferiti dal Patrono Onorario della Japan Art Association, il Principe Hitachi, durante la cerimonia di premiazione che si svolgerà a Tokyo il prossimo 23 ottobre.
Stamane la Japan Art Association ha annunciato in contemporanea – a Londra, Parigi, Berlino, Tokyo, New York e Roma – i nomi dei vincitori. A Roma la cerimonia si è svolta sotto l’egida dell’ex Presidente del Consiglio Lamberto Dini, coadiuvato da Michico Fujii liaison officer del Premium Imperiale. E’ andato quest’anno al Maestro Riccardo Muti il Praemium Imperiale per la musica, al belga-francese Pierre Alechinsky quello per la pittura, alla giapponese Fujiko Nakaya per la scultura, ai francesi Christian de Portzamparc per l’architettura e a Catherine Deneuve per il cinema/teatro.
Lamberto Dini ha rilevato che ciascuno dei prescelti è stato insignito oltre che per la ricchezza della carriera, per l’originalità di un lavoro che li rende insostituibili. Oltre al talento Riccardo Muti è stato onorato per l’importanza del progetto “Le Vie dell’Amicizia”, che punta a unire persone di origini diverse attraverso i concerti e per aver fondato l’Italian Opera Academy per sostenere e formare giovani direttori d’orchestra e cantanti d’opera. Michico Fujii, liaison officer, ha ricordato l’importanza del messaggio di pace del Premium Imperiale, imprescindibile in tempi difficili come quelli che il pianeta sta attraversando.
La borsa di Studio del Premium Imperiale 2018 per i Giovani artisti è stata assegnata alla Shakespeare Schools Foundation del Regno Unito che, con grande merito, avvicina al teatro di Shakespeare bambini di scuola elementare, i quali, per di più, hanno dimostrato in un video proiettato per la stampa di divertirsi un mondo.