Comincia sulle note de «La libertà» di Giorgio Gaber e con il coro dei bambini della scuola elementare la cerimonia di intitolazione a Ilaria Alpi della piazza del parco Elleni. Una proposta partita dal basso e arrivata sin qui, fino alla giornata di ieri con una festa dedicata alla memoria della giornalista Rai uccisa in Somalia il 20 marzo 1994 insieme all’operatore Miran Hrovatin ma anche a tutti i giornalisti che rischiano la vita per fare il loro lavoro. La targa per Ilaria Alpi è stata donata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dalla Federazione nazionale della Stampa Italiana, rappresentata dal Presidente Giuseppe Giulietti, che ha ringraziato gli studenti e ricordato la figura e il lavoro di Ilaria Alpi.
«Ringraziamo l’amministrazione comunale di Latina – ha detto Giulietti – che con questo gesto dal forte valore simbolico ha voluto onorare la memoria di Ilaria Alpi e il lavoro di tutti i giornalisti che ogni giorno si impegnano per adempiere il loro dovere di informare i cittadini e di illuminare quelle periferie dove la criminalità pensa di poter nascondere i suoi traffici». Dal canto suo il sindaco di Latina, Damiano Coletta, ha sottolineato il valore ideale della intitolazione della piazza, «uno spazio che ci ricorderà sempre i valori della libertà e della democrazia e il lavoro di chi ci informa su storie e luoghi difficili».
Per il direttore delle relazioni istituzionali della Rai, Fabrizio Ferragni, «è importante che la memoria di Ilaria Alpi sia trasmessa alle nuove generazioni, come i piccoli alunni che sono presenti in questa bella piazza». Tra gli interventi più toccanti quello del direttore di Rai Tre, Luca Mazza: «Parlare della storia di Ilaria è un grande dolore ma al tempo stesso è fonte di grande speranza e il compito del Tg3 è quello di continuare sempre il lavoro di inchiesta, approfondimento, riflessione con lo stesso rigore che aveva Ilaria Alpi». Alla cerimonia hanno preso parte anche i rappresentanti di Articolo 21 e dell’associazione Stampa Romana, oltre a numerose autorità militari e civili della città. L’intitolazione della piazza è arrivata alla vigilia dell’udienza in cui si dovrà decidere se archiviare le indagini per l’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin o se si potrà continuare alla luce dei nuovi elementi emersi e consegnati alla Procura.
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