Gli attori, come tutti i cittadini, sono immersi nel pentolone bollente della politica. Gli attori, famosi e meno noti, non sono cittadini di serie B. Possono parlare di tutto, se vogliono anche di politica criticando o difendendo, secondo i casi, il governo e le opposizioni.
È quello che ha fatto Claudio Amendola. L’attore, elettore del centro-sinistra uscito piuttosto a pezzi prima dalle elezioni politiche del 4 marzo e poi da quelle per i sindaci di giugno, ha attaccato la politica del governo M5S-Lega contro gli sbarchi degli immigrati in Italia: «Non voglio vivere in un paese che chiude i porti».
Il discorso non è piaciuto ad un altro attore, a Beppe Grillo, corrosivo comico e fondatore del M5S: «Gente che campa pubblicizzando il gioco d’azzardo augura a noi ogni male possibile, non vogliono vivere in un paese con i porti chiusi (forse temono qualche bisca di stato in meno)».
Comico contro attore. Il giudizio di Amendola si può condividere o meno, ma va rispettato. Grillo, metà comico e metà politico, non si è limitato a difendere il governo populista Conte-Salvini-Di Maio per il quale ha tifato e tifa. Il nome di Amendola non compare, ma la critica-sberleffo del garante dei cinquestelle sembra proprio indirizzata al collega attore. In particolare sarebbe nel mirino per uno spot televisivo di Amendola sulle scommesse sportive online.
Comico contro attore. Curioso. Una pubblicità sulle scommesse può piacere o no, ma è un lavoro non un qualcosa simile a un delitto. Un governo può piacere o no, ma è espressione di libere elezioni e soggetto a critiche e lodi. Il fondatore del M5S dovrebbe essere contento perché la sua creature politica ha vinto le elezioni legislative ed è al governo con la Lega. Certo come ha riconosciuto lo stesso Grillo le elezioni comunali sono state vinte dai leghisti più che dai pentastellati. E’ la democrazia, bellezza!
È la libertà bellezza!, compresa quella di reclamizzare un gioco o di compilare una schedina di nuovo o di vecchio conio. Provi anche Grillo: o a fare uno spot o ad effettuare una giocata! Magari già l’ha fatto!