Editoria, presentato in Spagna “Il mio nome è Meriam”. Settima edizione straniera per il libro di Antonella Napoli

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In un periodo di crisi per il mercato italiano dei libri siamo felici che il volume di Antonella Napoli, giornalista e membro dell’ufficio di presidenza di Articolo 21, sia stato pubblicato in sei paesi e presto sarà tradotto anche in arabo.
Lo scorso primo giugno è arrivato nelle librerie spagnole ‘Me llamo Meriam”, Paulinas edizioni, presentato dall’autrice alla Fiera del libro di Madrid e all’Università di Siviglia.
Il testo raccoglie una testimonianza di tenacia, fede e amore che squarcia le tenebre del fanatismo: Meriam è una giovane sudanese, di religione cristiana, denunciata per apostasia, condannata a cento frustate con l’accusa di adulterio per aver sposato un cristiano e alla morte per impiccagione per aver rifiutato di abiurare. Grazie alla mobilitazione generale di stati e popoli, attivata anche attraverso la campagna promossa dalla stessa Napoli, presidente dell’associazione onlus “Italians for Darfur”, che da anni si occupa di diritti umani, ha ottenuto che la condanna fosse annullata in secondo grado e che Meriam tornasse libera con i suoi due bimbi, Martin e Maya, la seconda nata in carcere, e il marito Daniel.
Prima dell’edozione spagnola il libro è uscito in Slovenia, Germania, Portogallo, Polonia e Brasile. Ha inoltre venduto i diritti in Kenya e sul mercato arabo. «Essere letta in idiomi diversi dal proprio è senza dubbio la più grande soddisfazione per scrittori e giornalisti» ha commentato l’autrice che anche in Spagna ha ricordato il suo impegno nella campagna “Verità per Giulio Regeni”.


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