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Aquarius, arcidiocesi di Valencia: accogliamo 200 persone

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L’arcidiocesi di Valencia, in Spagna, e’ disposta ad accogliere fino a 200 persone della nave Aquarius in abitazioni, centri, collegi, parrocchie o famiglie. Il cardinale Antonio Cañizares Llovera ha costituito per l’occasione un gruppo …

L’arcidiocesi di Valencia, in Spagna, e’ disposta ad accogliere fino a 200 persone della nave Aquarius in abitazioni, centri, collegi, parrocchie o famiglie.

Il cardinale Antonio Cañizares Llovera ha costituito per l’occasione un gruppo di coordinamento per mobilitare tutte le risorse disponibili nella diocesi per assistere i migranti nei bisogni di base, educazione e promozione umana. In attesa dello sbarco previsto tra sabato e domenica si stanno svolgendo in questi giorni riunioni tra le istituzioni locali e le organizzazioni della societa’ civile per organizzare l’accoglienza della nave della ong Sos Me’diterrane’e che aveva salvato sabato 629 uomini, donne e bambini (123) ma alla quale il Viminale aveva negato l’accesso nei porti italiani.

Molti migranti sono stati trasferiti su due navi militari italiane per permettere alla nave Aquarius di navigare in sicurezza, scortandola fino al porto di Valencia. Appena arriveranno a Valencia le persone riceveranno una prima accoglienza medica di cui si occupera’ la Croce Rossa e seguiranno le procedure di identificazione da parte delle istituzioni locali e le pratiche burocratiche per il riconoscimento dello status di rifugiati.

“La settimana prossima ci sara’ una nuova riunione, poi inizieremo l’accoglienza ma non sappiamo ancora se ci manderanno adulti, bambini, donne incinte o con neonati, persone malate – spiegano al ‘Sir’ dall’arcidiocesi di Valencia -. Non si sa nemmeno se rimarranno tutti a Valencia oppure andranno in altre comunita’ autonome. Cio’ che e’ chiaro e’ la nostra disponibilita’ a mettere a disposizione fino a 200 posti. I luoghi dell’accoglienza dipenderanno dal profilo delle persone”.

Dopo l’appello dell’arcivescovo di Valencia, cardinale Antonio Cañizares, “abbiamo avuto una risposta impressionante da parte della gente: ci hanno chiamato singoli, famiglie, sacerdoti – precisano -. Abbiamo gia’ molta esperienza in quest’ambito perche’ accogliamo in un collegio persone di 24 nazionalita’ diverse e moltissimi bambini musulmani. L’universita’ cattolica diocesana ci potra’ aiutare con i problemi di lingua”. Non e’ la prima volta che a Valencia arrivano imbarcazioni con migranti: “L’anno scorso, nel 2017, sono stati accolti 25.000 migranti. C’e’ gia’ una organizzazione che funziona e noi, come Chiesa, diamo il nostro contributo negli aiuti”. (AGENSIR/DIRE)

Da redattoresociale


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