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‘Un caffè per la legalità’, il 17 maggio al Roxy bar ‘scorta mediatica’ a chi ha denunciato la criminalità

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L’appuntamento, promosso da Rete #Nobavaglio e Articolo 21 con l’adesione di Fnsi, Cnog, Usigrai, Stampa Romana, Odg Lazio e numerose associazioni, giornalisti e cittadini, è per giovedì 17 maggio, dalle 11, in via Salvatore Barzilai, 147 a Roma.
I giornalisti italiani si danno appuntamento al Roxy bar, alla Romanina, per un ‘un caffè per la legalità’ e per fare da ‘scorta mediatica’ ai gestori del locale devastato nel ‘raid di Pasqua’ che hanno avuto il coraggio di ribellarsi al clan Casamonica-Di Silvio. L’appuntamento, rivolto «a tutti i cittadini che credono nella libertà  e nella giustizia, agli artisti, alle personalità  della cultura e dell’informazione, alle associazioni, alle forze sociali e ai rappresentanti delle istituzioni», scrivono gli organizzatori, è per giovedì 17 maggio, dalle 11, in via Salvatore Barzilai, 147 a Roma.
All’iniziativa, nata da un’idea di Floriana Bulfon e promossa da Rete #Nobavaglio e Articolo 21, con l’adesione di Federazione nazionale della Stampa italiana, Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Usigrai, Associazione Stampa Romana e Ordine dei giornalisti del Lazio, hanno già aderito Ateneo Tor Vergata; Cgil Lazio; Cisl Lazio; A mano disarmata; Anpi Roma; Antimafia Duemila; Arci Nazionale; Associazione Caponnetto; Associazione DaSud; Associazione nazionale vittime Usura, Estorsione Racket; Casetta Rossa; LeU; Libertà e Giustizia; Pd; Ascanio Celestini; Gianpiero Cioffredi, presidente Osservatorio Sicurezza e Legalità della Regione Lazio; Giornale Radio Sociale; il Cdr di Huffington Post Italia e le giornaliste e i giornalisti Lirio Abbate, Federica Angeli, Lucia Annunziata, Carlo Bonini, Paolo Borrometi, Antonello Caporale, Marco Damilano, Gianluca Di Feo, Guido D’Ubaldo, Giuseppe Giulietti, Domenico Iannacone, Raffaele Lorusso, Roberto Natale, Carlo Puca, Sergio Rizzo, Sandro Ruotolo, Fiorenza Sarzanini, Giovanni Tizian, Nello Trocchia.
«Restiamo accanto a chi ha avuto il coraggio di denunciare il potere mafioso e reagiamo ai nuovi attacchi squadristi contro i giornalisti. Testimoniamo la nostra vicinanza ai ragazzi della Romanina», concludono i promotori dell’iniziativa.

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