Proseguono i vertici della Fnsi: «Un sindacato che si ispira ai principi della Costituzione e ai valori di libertà, rispetto e lealtà professionale non può tollerare l’idea che possano esistere ‘signori delle tessere’. Coerentemente con l’impegno assunto dal segretario generale Raffaele Lorusso al congresso nazionale di Chianciano, la ricostituzione della Sindacato unitario dei giornalisti campani è stato il primo atto dell’attuale gruppo dirigente. Un risultato frutto del lavoro del compianto presidente Santo Della Volpe e della determinazione dell’attuale gruppo dirigente del Sugc, guidato dal segretario Claudio Silvestri e dal presidente Armando Borriello. Un gruppo dirigente, quello del Sugc, che nel corso di questi anni si è distinto per iniziative che hanno ridato credibilità al sindacato e alla categoria in Campania. Le numerose manifestazioni a sostegno dei colleghi minacciati dalla criminalità organizzata e dei precari, promosse in collaborazione con la FNSI, il Cnog e con l’Ordine regionale della Campania, la vicinanza ai colleghi di testate in difficoltà sono l’esempio di una vitalità e di un impegno che vanno elogiati e sostenuti in ogni sede».
Segretario generale e presidente concludono: «Quanti, nei mesi passati, hanno chiesto al presidente e al segretario generale della FNSI di riprendere la tessera, si sono sentiti rispondere che erano i benvenuti e che nel sindacato dei giornalisti si entra dalla porta principale, ossia con l’iscrizione all’associazione regionale di stampa, senza necessità di trattative o accordi: è tutto scritto nello Statuto. Il fatto che oggi in Campania ci siano giornalisti che chiedano di rientrare nel sindacato è un fatto positivo, a patto però che si tratti di una scelta individuale, libera, consapevole e, soprattutto, chiara. Non si può chiedere l’iscrizione al sindacato dei giornalisti e continuare a parlare a nome del Mug, un’associazione costituita in contrapposizione alla FNSI».