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Pace in Siria! Appello delle scuole di Parma

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La rete delle Scuole di Parma per la Pace e l’Accoglienza, composta da 11 scuole superiori di Parma, la lanciato oggi un appello per la pace in Siria e annunciato una serie di azioni concrete.

L’appello è stato presentato oggi ( 8 maggio) nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso il Liceo Romagnoli, capofila della rete cittadina delle scuole per la pace.

Presenti alla conferenza il Vescovo di Parma Enrico Solmi, l’Assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Parma Ines Seletti, i Presidi degli Istituti coinvolti, il Coordinatore di Ciac (centro per profughi e richiedenti asilo) e il Forum Solidarietà di Parma.

Oltre alla presentazione dell’appello sono state decise alcune azioni simboliche per ricordare il conflitto siriano e per chiedere un concreto impegno per la pace subito.

LEGGI L’APPELLO!

RETE DELLE SCUOLE DI PARMA PER LA PACE E L’ACCOGLIENZA

APPELLO PER LA PACE IN SIRIA, SUBITO E NEL MONDO INTERO

Il bilancio di sette anni di guerra in Siria è drammatico:
– 320 mila persone morte;
– 226 miliardi di dollari di distruzioni e devastazioni del paese;
– 6,3 milioni di sfollati interni e 5,5 milioni di rifugiati;
– 400 milioni di dollari il costo del solo ultimo attacco sferrato in Siria.

Qualcuno ha scritto che “l’umanità è morta in Siria”, dove è fuori controllo il groviglio di contraddizioni e di attori che si combattono spietatamente. Ma è morta anche fuori dalla Siria in tutti coloro che non si scandalizzano dell’orrore, che pur vedono in diretta dai mass-media.

Papa Francesco ha denunciato, a proposito della guerra in Siria: “il dramma è quando non ci si vergogna più di niente”.

Popolazioni civili, popoli di antichissima civiltà, gruppi di diversa fede religiosa – tutti sono vittime inermi di violenze da parte delle tante fazioni in lotta. In questa “guerra di tutti contro tutti” sono gli innocenti le vittime sacrificali nel silenzio di tanti, di molti.

Noi non vogliamo tacere, ma vogliamo dare voce a chi non ha voce, parole a chi non ha più parole per gridare il proprio desiderio di pace, di tranquillità, di ritorno alla vita.

Come tutte le guerre, questa in Siria particolarmente, per ragioni geo-politiche, non è molto lontana da noi: si rendono sempre più minacciose le prospettive di un allargamento del conflitto nella regione circostante, l’intensificazione della violenza

su scala planetaria, l’acuirsi di contraddizioni e di contrastanti interessi tra le grandi potenze planetarie, e interni alla stessa Europa e dunque l’apertura di pericolosi processi di destabilizzazione dei rapporti internazionali, a fronte dell’indebolimento delle istituzioni preposte alla difesa della pace… Continua su perlapace 


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