BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Giornata mondiale per la libertà di stampa, Mattarella: «L’informazione fondamento di democrazia»

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«Occorre proteggere e sostenere il lavoro dei cronisti», scrive il presidente della Repubblica in un messaggio inviato al presidente dell’Unci, Alessandro Galimberti, in occasione della ‘Giornata della memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo’ promossa a Venezia con Fnsi e Ordine dei giornalisti.
«Desidero esprimere i miei sentimenti di vicinanza e di solidarietà ai familiari, agli amici, ai compagni di vita e di lavoro, che hanno visto spezzare l’esistenza di un loro caro. La ricerca della verità, con tenacia, coraggio, intuizione, intelligenza, rigore, ha accompagnato l’impegno di persone consapevoli, che hanno messo la loro professionalità al servizio della crescita della società». Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente dell’Unione Nazionale Cronisti Italiani, Alessandro Galimberti, in occasione della XI Giornata della memoria dedicata ai giornalisti uccisi da mafie e terrorismo.

«È proprio grazie a questi uomini e a queste donne, al loro lavoro – sottolinea Mattarella –, che, dove prima vi era diffusa omertà, ora spesso sono presenti simboli delle associazioni impegnate contro la mafia. Dove vi era silenzio dettato dal timore, o dalla connivenza, ora vi sono le parole, forti e coraggiose, dei nostri ragazzi. Dove c’era indifferenza o rassegnazione, ora si insegna la legalità».

«Una nuova stagione di violenze contro la stampa, in Italia, in Europa, nel mondo – prosegue il Capo dello Stato – sembra riaffacciarsi: ancora oggi aggressioni e intimidazioni minacciano il lavoro di quei cronisti che non si piegano alla logica di interessi e poteri illegali e della criminalità, recando così un contributo rilevante alla causa della democrazia. Occorre sostenere il loro lavoro perché difendono dall’aggressione la nostra vita sociale e la nostra libertà personale e familiare, attraverso l’informazione libera e corretta. Occorre proteggere le loro voci che rifiutano ogni sopraffazione. La libertà di informazione, come attesta la nostra Costituzione – conclude –, è fondamento di democrazia». (Ansa – Roma, 3 maggio 2018)


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