Sono 262 le morti sul lavoro da inizio 2018 secondo gli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio Indipendente di Bologna: una piaga sociale che nonostante appelli da parte delle istituzioni e iniziative di sensibilizzazione, negli anni non riesce ad attenuarsi.
Di morti bianche, di come i media affrontano il tema e di cosa può essere fatto per intervenire, si parlerà durante il corso di formazione professionale per giornalisti, “Le morti sul lavoro: una tragedia ‘dimenticata’”, organizzato dall’Associazione Nazionale per la sicurezza del lavoro “Ruggero Toffolutti” e Ordine dei Giornalisti della Toscana.
Il corso si terrà lunedì 21 maggio all’Auditorium Cassa di Risparmio di Firenze, in via Folco Portinari 5, a Firenze, a partire dalle ore 10 e consentirà di ottenere 3 crediti formativi.
L’Associazione Nazionale per la sicurezza del lavoro “Ruggero Toffolutti” è nata venti anni fa in memoria di Ruggero Toffolutti, livornese, vittima di un infortunio sul lavoro: l’obiettivo principale è sensibilizzare e promuovere iniziative in difesa dei lavoratori e per la loro sicurezza oltre ad agire in tutela delle vittime e dei familiari. “Con questo corso vogliamo offrire un quadro completo del fenomeno delle morti bianche in Italia – spiega Valeria Parrini, madre di Ruggero e presidente della Fondazione – dal punto di vista giuridico, giornalistico, territoriale e di come sia possibile intervenire”.
Accanto a Valeria Parrini, che presenterà il video “Il lavoro è vita. Forse.” realizzato dall’associazione Toffolutti, interverranno anche Giuseppe Giulietti, presidente FNSI – Federazione Nazionale della Stampa Italiana, l’avv. Lorenzo Calvani, consulente legale di Odg Toscana e co-fondatore dell’associazione, e Carlo Soricelli, fondatore dell’Osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro di Bologna, fondato in seguito alla strage alla Thyssenkrupp di Torino.
Le iscrizioni al corso “Le morti sul lavoro: una tragedia ‘dimenticata’” sono possibili su SiGeF.