del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati).
Che tradotto e sintetizzato dai nostri esperti potrebbe essere definito così:
“il GDPR è più orientato alla protezione dei dati che alla protezione dell’utente e delega direttamente alle aziende la possibilità di valutare l’entità del rischio aumentando la difficoltà dell’utente nelle evenuali contestazioni future. La reale efficacia di un regolamento del genere potrà essere davvero testata solo quando ci si troverà di fronte a casi concreti di violazione da parte di qualcuno (le stesse aziende) e alle successive contestazioni e richieste di tutela espresse dai singoli utenti. Solo in sede dibattimentale e solo al termine dei vari gradi di giudizio, si potrà valutare se questo nuovo regolamento sia più o meno efficace e in favore di… Continua su lsdi