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Cannes 2018. “Le livre d’image” di Jean Luc Godard: “Blob d’autore” in concorso

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CANNES – Sono lontani i tempi del Godard di “Fino all’ultimo respiro”, il Godard che firma la regia di “Le livre d’image” è un’altra persona.  Ogni artista con il passare degli anni si trasforma, come accade a ogni uomo, e con lui si trasforma la sua ricerca. L’odierno è quello che porta agli estremi gli esperimenti cinematografici: tale può definirsi “Il libro dell’immagine”.  E’ un’opera divisa in cinque capitoli, sorta di collage, Blob d’autore, rielaborazione di figure prese dalla storia del cinema, della fotografia e della pittura negli ultimi 200 anni. Reali, metaforiche o allegoriche con un testo di sottofondo. Attraverso di esse il regista ci comunica, in un linguaggio a flash, che il mondo e l’Occidente patiscono perché non si sono presi cura di una parte sofferente della terra: il mondo arabo. Il tema della violenza e della guerra, le rovine del passato, premono sul nostro presente.

“Le livre d’image” è l’ultimo lavoro di un uomo che oggi ha ottantasette anni. Il film è in concorso ma Godard non era alla proiezione, come negli ultimi tempi é sua consuetudine: il regista vive rintanato in un piccolo villaggio in Svizzera e non partecipa alle occasioni pubbliche e mondane. Anche quattro anni fa il suo “Addio al linguaggio” ricevette, ex equo con Mommy di Xavier Dolan, il Gran Premio della Giuria ma lui non c’era. “Le livre d‘image” è un film che potranno godere i cinefili spinti, quelli che si appassionano alla fatica del montaggio e s’innamorano dei fotogrammi, non pochi spettatori del festival, per quanto addetti ai lavori e amatori, hanno abbandonato la sala. In realtà Cannes rende omaggio al maestro che è stato uno degli esponenti più importanti della Nouvelle Vague, uno tra i registi più efficaci e prolifici del cinema francese e internazionale. Leone d’oro alla Carriera nel 1982 e Oscar Onorario nel 2011.


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