Arkady Babchenko, dato per morto ma era una copertura dei servizi segreti ucraini

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“Chiedo scusa a tutti, e a mia moglie, per l’inferno che ha dovuto sostenere ma non c’era altra alternativa: ringrazio i servizi ucraini per avermi salvato  la vita”.

Così Arkady Babchenko in una conferenza stampa in cui è stata resa nota l’operazione che gli ha salvato la vita.

Un’operazione speciale che ha portato alla cattura di un uomo assodato per ucciderlo.

Lo stesso Babchenko in diretta televisiva, in condizioni di salute apparentemente buone, ha raccontato quanto avvenuto. Una  vicenda dai contorni ancora molto confusi, pare che la persona responsabile del tentato omicidio sia stata comunque arrestata. In base a quanto emerso dalla conferenza stampa, Babchenko avrebbe collaborato con l’Sbu in un’operazione segreta per sgominare i mandanti e gli esecutori del pianificato omicidio del giornalista. “Chiedo scusa a mia moglie Olechka, sono dispiaciuto, ma non c’erano altre opzioni. L’operazione ha richiesto due mesi di preparazione, e io sono stato avvisato solo un mese fa. Come risultato dell’operazione, una persona e’ stata arrestata ed e’ ora in stato di detenzione”. Nella giornata di ieri, il ministero degli Interni ucraino aveva comunicato l’uccisione a Kiev di Babchenko, giornalista russo noto per la sua opposizione al presidente Vladimir Putin.


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