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Teatro Quirino. Il tocco di Liliana Cavani su “Il piacere dell’onestà” di Luigi Pirandello

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Come in Pensaci Giacomino! e in Ma non è una cosa seria, con diversa  angolazione psicologica, Pirandello  ama creare situazioni paradossali  con l’intento di svelare la  natura più profonda dei personaggi. Ne “Il piacere dell’onestà”  si contravviene alle regole sociali per mettere in evidenza virtù insospettate e fuori dell’ordinario che nessuno avrebbe attribuito al protagonista. In qualche modo un discorso sulla poliedricità dell’animo umano, per l’autore tanto importante da essere ripreso nell’ultimo, complesso, romanzo: “Uno, nessuno, centomila”.

Il piacere dell’onestà racconta di Agata, che è stata messa incinta dal marchese Fabio Colli, il quale non può sposarla perché è ammogliato. Per salvare l’onorabilità viene individuato allora un uomo di poco conto, un fallito, che dietro compenso faccia la parte del marito e del padre: un certo Angelo Baldovino che, si scommette, sarà perfetto per quel ruolo di facciata inconsistente e immorale. Tuttavia le cose non andranno come si è supposto perché Angelo Baldovino, insignito marito e padre, si sente investito di una grande responsabilità, si scopre elevato e vuole elevarsi al di sopra della meschina macchinazione, prende sul serio il fatto di essere di aiuto alla madre e al nascituro e diventa determinante, non solo per il futuro dei due, persino per quello del marchese Fabio Colli …

La piéce in scena al teatro Quirino vede un applauditissimo Geppy Gleijeses, nei panni di Baldovino, dare spessore e fascino a un personaggio che attrae l’attenzione dello spettatore per la saggezza di ciò che dice e la stravaganza della pur ineccepibile, condotta. Tutto il cast è all’altezza di figure non facili da interpretare per l’anticonformismo che rovescia i comportamenti cui siamo abituati e che, grazie alla bravura degli attori, appaiono naturali.

Liliana Cavani, regista godibile e lirica, rivela gli ingredienti che rendono questa riduzione de “Il piacere dell’onestà” affascinante: “Quando ho letto questo dramma ho pensato ai film di Bergman e a quelli di Dreyer che vedevo da ragazzina coi piccoli inferni famigliari, quelli dentro la coppia … in quei film c’era sempre in sottofondo la lotta del Male contro il Bene che sembra perdere, invece poi talvolta … “.

Teatro Quirino di Roma – Fino al 22 aprile
Gitiesse Artisti Riuniti

Fondazione Teatro della Toscana
GEPPY GLEIJESES  con VANESSA GRAVINA

IL PIACERE DELL’ONESTÀ

di Luigi Pirandello
con Leandro Amato   Maximilian Nisi   Tatiana Winteler
Giancarlo Condè
Brunella De Feudis

scene Leila Fteita
costumi Lina Nerli Taviani
musiche Teho Teardo
luci Gigi Ascione
assistente alla regia Marina Bianchi

regia LILIANA CAVANI

personaggi e interpreti
Angelo Baldovino Geppy Gleijeses
Agata Vanssa Gravina
Maddalena, sua madre
Tatiana Winteler
Il Marchese Fabio Colli Leandro Amato
Maurizio Setti, suo cugino Maximilian Nisi
Il Parroco Giancarlo Condè
Una cameriera Brunella De Feudis


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