Proseguono le indagini relative alla morte del noto imprenditore qualianese Bonaventura Cerqua. Il 44enne venuto a mancare lo scorso 24 settembre si era sottoposto ad un intervento di riduzione dello stomaco presso la clinica irpina “Santa Rita”propedeutico ad un intervento per problemi alla schiena. Ma da quella sala operatoria non ha mai fatto ritorno. Molte, troppe voci si sono succedute sul suo decesso, erroneamente si è ipotizzato che Cerqua fosse di salute cagionevole o che non avrebbe dovuto sottoporsi al suddetto intervento. Ma le indagini, scattate all’indomani del decesso per volontà dei familiari, hanno reso palesi le inadempienze sanitarie. Nelle sessanta pagine relative all’autopsia i periti della procura hanno altresì chiarito come la salute fisica di Venturino Cerqua (come era chiamato l’imprenditore) fosse eccellente e che non vi era alcun elemento ostativo all’operazione. Le indagini proseguono, oggi, sotto l’attento sguardo del legale di famiglia Davide De Marco, attese le già riscontrate negligenze, per punire i colpevoli. Intanto un nuovo tassello si è aggiunto al mosaico non ancora nitido che ha visto tristemente protagonista l’imprenditore qualianese.