Mauro Donato, il fotoreporter finalmente libero è appena rientrato in Italia

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Si è conclusa felicemente la vicenda di Mauro Donato, che da pochi minuti si trova finalmente in Italia con la sua famiglia. Il fotoreporter torinese, arrestato in Serbia lo scorso 16 marzo, è stato scarcerato nel primo pomeriggio di oggi a margine dell’ennesima udienza di quel processo che lo vedeva accusato ingiustamente di furto e aggressione aggravata ai danni di tre cittadini afgani nelle campagne di Šid, cittadina nella regione della Voivodina, sul confine Serbo Croato. A nulla erano valse le testimonianze del suo collega Andrea Vignali e degli stessi accusatori che nella testimonianza a confronto diretto in aula avevano scagionato Mauro, lo stato di fermo emesso dalle autorità serbe sembrava invalicabile.
Ma nell’udienza odierna la preziosa testimonianza di Gloria Gemma, volontaria di One Bridge to Idomeni Onlus, insieme al proficuo lavoro degli avvocati e di Carlo Lo Cascio, l’ambasciatore italiano in Serbia, hanno portato alla liberazione di Mauro.

Una notizia che è subito stata accolta con esclamazione di gioia liberatoria da familiari e amici del reporter, nonché dalle migliaia di italiani che in questi giorni attraverso i social e firmando diverse petizioni a riguardo ne avevano chiesto con forza la liberazione.

Devono essere state tre settimane che devono essere sembrate un’eternità per Mauro, solo, incarcerato in un paese straniero e, soprattutto innocente per non aver commesso alcun reato. Giorni interminabili, in cui la tensione e l’ansia era cresciuta a tal punto, che due giorni fa la famiglia insieme a legali e amici di Mauro avevano espresso forti preoccupazioni sia per il dilungarsi della detenzione di Mauro, sia per il peggioramento delle sue condizioni di salute, tanto da chiedere alle autorità competenti di occuparsi di questa delicata vicenda con la massima attenzione e solerzia possibile.

Una risoluzione sperata a lungo e sulla quale, a breve lo stesso Donato, che come già detto è da poco rientrato in Italia, ci potrà raccontare personalmente i retroscena.

È infatti prevista per questa mattina a Roma una conferenza stampa promossa dalla FNSI e Articolo 21 in cui potremo avere da Mauro tutte le risposte a quelle domande ancora irrisolte e che, non dimentichiamolo, hanno portato un reporter ad essere arrestato come un criminale qualsiasi, nonostante la pronta discolpa dei suoi accusatori.


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