Il processo simbolo contro la libertà di informazione in Turchia arriva a sentenza. Riprenderanno domani nel penitenziario di Silivri, a un centinaio di chilometri da Istanbul, le udienze che vedranno in aula 18 tra redattori, collaboratori e vertici editoriali di Cumhuriyet, storico quotidiano di opposizione.
Una delegazione di giornalisti e di organizzazioni di tutela della libertà di informazione, tra cui Articolo 21, sarà in Turchia per seguire il dibattimento che terminerà con il verdetto finale previsto il 27 aprile.
Gli imputati rischiano dai 15 ai 43 anni di carcere.
In rappresentanza di Articolo 21 e Federazione nazionale italiana della stampa, che da anni portano avanti insieme una campagna contro il bavaglio turco, Antonella Napoli, membro dell’ufficio di presidenza di Articolo 21 e giornalista – analista di questioni internazionali da anni segue le vicende turche e ha promosso in Italia la campagna Free Tutkey Media.
Unica giornalista italiana nel gruppo di osservatori formato dai rappresentanti delle organizzazioni internazionali di tutela dei giornalisti e di difesa della libertà di informazione, Antonella Napoli seguirà tutte le udienze del dibattimento che terminerà il 27 aprile con il verdetto.
Si tratta del primo processo ‘simbolo’ alla libertà di stampa in Turchia che arriva a sentenza dei tanti procedimenti giudiziari scaturiti dalla serie di inchieste e di arresti dopo il fallito colpo di Stato in Turchia.
Ad oggi sono 165 i giornalisti in carcere con l’accusa di propaganda del terrorismo e di partecipazione attiva in azione terroristica.