Angeli, Iacoboni, Butac… una giornata nera per la libertà di informazione

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Una giornata drammaticamente nera per la libertà di informazione. C’è tanta rabbia e preoccupazione per lo stato della libertà, non dei giornalisti ma dei lettori, in questa concisa affermazione ed in quanto accaduto in un folle sabato di aprile.

La giornata si era aperta con il sequestro del del sito “bufaleuntantoalchilo” (butac), che si occupa di segnalare e spiegare le bufale che circolano in rete, soprattutto in ambito medico scientifico.

Alla base del provvedimento di sequestro preventivo, disposto dalla procura della Repubblica di Bologna, una presunta diffamazione a mezzo stampa contenuta in un articolo. E per un articolo è stato oscurato un sito intero.

In rapida successione si arriva al pomeriggio, quando ad un collega, Jacopo Iacoboni, giornalista della Stampa di Torino, è stato negato l’accesso ad un evento pubblico, per conto del suo giornale, adducendo “ragioni personali”.

L’evento è quello che si sta svolgendo a Ivrea organizzato dall’associazione “Gianroberto Casaleggio”, presieduta dal figlio Davide Casaleggio, dal titolo Sum#02.

A causa – sembra – di alcuni articoli del giornalista, l’associazione gli avrebbe negato la possibilità di entrare e partecipare ai lavori.

Nel tardo pomeriggio la notizia, invece, della lettera con proiettili alla collega Federica Angeli, da tempo sotto scorta per le minacce subite dalla mafia di Ostia ed a cui va la nostra solidarietà.

Una giornata “nera”, una giornata in cui la libertà d’informazione nel nostro Paese si conferma sempre più a rischio.

Una giornata che testimonia l’importanza di fare squadra contro “bavagli” vecchi e nuovi e far comprendere alla gente che, senza una informazione veramente libera, indipendente e plurale, la libertà di tutti è fortemente minacciata.


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