E’ un piccolo miracolo che ha stupito tutti. Quasi 500 giornaliste in pochi giorni lo scorso febbraio hanno sottoscritto la lettera che di getto avevamo redatto a sostegno dell’appello delle attrici e delle donne dello spettacolo contro le molestie sessuali, ma anche contro le disparità di carriera e di stipendio nei posti di lavoro. In quelle firme così numerose abbiamo visto il segnale di un’ esigenza reale di cambiamento che sale dalle redazioni. La mancanza di parità è evidente nel giornalismo come in tutti gli altri ambiti professionali e rende le donne più deboli oltre che più esposte a molestie psicologiche, verbali, sessuali. La risposta immediata di così tante colleghe e di due colleghi ci ha spinto ad andare oltre e ad immaginare un appuntamento per discutere e avanzare proposte.
E così oggi mercoledi 14 dalle 9,30 siete tutti invitati alla giornata organizzata dalla Commissione Pari Opportunità alla Federazione della Stampa, in diretta streaming. Ci saranno direttori, attrici e registe,l’ associazione delle giornaliste Giulia, Articolo 21 insieme ai nostri rappresentanti sindacali e di categoria,ai quali verranno consegnate le nostre richieste da portare al tavolo delle trattative con gli editori. Come giornalisti abbiamo una grande responsabilità e possiamo essere decisivi nel determinare quel cambiamento che le donne italiane chiedono. Proprio come avvenuto negli Stati Uniti dobbiamo essere al loro fianco, rendendo credibili e inattaccabili con il nostro lavoro di inchiesta, le denunce delle vittime di molestie. E’ una rivoluzione culturale che deve attraversare le nostre redazioni ma anche il nostro paese, fanalino di coda in Europa nella sfida per la parità. Sappiamo che questa non può essere una battaglia solitaria delle donne. In questo cammino abbiamo bisogno di compagni di viaggio che credano come noi in una società più equa con pari diritti e doveri. Abbiamo bisogno dei direttori e dei nostri colleghi. Serve aria nuova anche nelle nostre redazioni, le opportunità di carriera devono finalmente essere uguali per tutti e sul tema molestie sono indispensabili provvedimenti chiari . Chi molesta va denunciato e licenziato. Solo così i posti di lavoro saranno luoghi sicuri per uomini e donne. Negli USA sono inflessibili con i molestatori come ci ha insegnato il caso Weinstein. Insieme a loro vengono licenziati anche quelli che girano la testa dall’altra parte e fanno finta di non vedere ciò che accade nei loro uffici. Time’s up dicono le donne americane, Il tempo è scaduto.