Pochi giorni fa campeggiava sull’Osservatore Romano la notizia di suore colf a servizio di vescovi e cardinali. Ora, ciò che desta attenzione non è tanto il lavoro delle suore in sé: sappiamo bene che le suore prestano lavoro spesso gratuito o sottopagato, ad esempio nelle molte cliniche private. E fino a pochi anni fa si vedevano anche negli ospedali pubblici. A incuriosirmi sono più che altro le loro testimonianze, alcune delle quali rivelano una condizione di vero e proprio sfruttamento. Si ascoltano pure alcune voci di suore secondo cui questo tipo di servizi personali non rappresenta un problema e che svolgono le loro mansioni in un’ottica, direi, più “vocazionale”, animate da una grande fede. Ma quanto entra realmente la fede in… Continua su cheliberta