Sudafrica, la terra ai neri. Espropriazione ai proprietari bianchi

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La convivenza tra bianchi e neri in Sudafrica è sempre stata difficile, diciamolo pure. Ed erano molti i segnali che lasciavano presagire che la situazione, prima o poi, si sarebbe capovolta. Non più gli afrikaner a dettare legge sugli africani neri, ma i neri a fare leggi per limitare il potere economico dei bianchi con l’intento – si dice – di ristabilire la giustizia sociale. È quello che sta accadendo oggi.

La presidenza di Cyril Ramaphosa – subentrato a Jacob Zuma dopo le dimissioni forzate di quest’ultimo ed entrato in carica il 15 febbraio scorso – si preannuncia carica di cambiamenti epocali per questo Paese. Cambiamenti che la popolazione bianca giudica iniqui, assurdi e pericolosi per la stabilità sociale e la stessa sicurezza.

I bianchi possiedono ancora la maggior parte della terra ma pochi giorni fa il Sudafrica ha fatto un passo avanti per accelerare il trasferimento delle proprietà dai bianchi ai neri.

Il Parlamento ha infatti appoggiato una mozione che spinge alla modifica della Costituzione. Tale modifica consentirebbe l’espropriazione della terra senza compensazione. Una mozione proposta dal partito della sinistra radicale EFF – Economic Freedom Fighters – ma che è stata fortemente sostenuta dal partito al potere, l’ANC – National African Congress, di cui Ramaphosa è presidente. La mozione è stata approvata… Continua su vociglobali


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