Porre domande, oggi appare come un reato di lesa maestà. Se oramai “ci siamo abituati” alla querela preventiva messa in atto da parte dei politici, alle leggi bavaglio o altre diavolerie simili che limitano o provano a limitare la libertà di stampa, non riusciamo però a comprendere il perché le domande dei cronisti diano così fastidio anche ai primi attori del mondo del calcio. Quanto accaduto domenica sera nella sala stampa dello stadio Meazza di San Siro, al termine dell’incontro del campionato di serie A disputatosi tra Inter e Napoli, tra l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri e la giornalista di Canale 21, emittente napoletana, Titti Improta, tratasi di un siparietto a dir poco sgradevole. Gli azzurri del presidente De Laurentis stanno portando a termine una stagione importante, i numeri raggiunti hanno già permesso a questa compagine di ritagliarsi un posto nella storia del calcio.
Però in questa stagione è da considerare sicuramente un risultato fenomenale il testa a testa tra gli uomini guidati, per l’appunto, da mister Sarri con i campioni in carica della Juventus. I bianconeri di Torino sono ritornati in testa alla classifica, mentre il Napoli vive un momento di appannamento. Titti Improta, dunque, senza lasciarsi andare a domande cosiddette inutili, non cavalcando l’onda emozionale del momento poco favorevole ha chiesto al tecnico del Napoli se dopo i due incontri disputati dalla sua squadra, dove ha raccolto solamente un pareggio, ritenesse si fosse allontanato il sogno per gli azzurri di vincere lo scudetto. La replica di Sarri non si è fatta attendere ed è stata la seguente: “Sei una donna e sei carina, per questo non ti mando aff….”. Non ci consideriamo dei perbenisti per natura, però nel giorno in cui viene a mancare un maestro del giornalismo, anche sportivo, come Luigi Necco ci sentiamo di dire che abbiamo veramente tanta nostalgia di quel tempo, quando si formulavano le domande e si ricevevano delle risposte con rispetto reciproco tra le parti.
A Titti Improta, che poi ha ricevuto le scuse da parte di mister Sarri subito dopo la conclusione della conferenza va la nostra piena solidarietà. Gli attori del mondo del calcio non accettano critiche, preferendo una stampa dalla schiena inclinata. L’atteggiamento e le parole di Sarri sono offensivi nei confronti di una professionista che esegue sempre e con diligenza il proprio lavoro. Domenica scorsa su tutti i campi di calcio è stata commemorata l’improvvisa morte del calciatore Davide Astori, il capitano della Fiorentina, e allora a questo punto dobbiamo dare adito a chi sostiene che oramai dimentichiamo tutto un attimo dopo il fischio di inizio. Concludiamo formulando la nostra solidarietà e vicinanza a Titti Improta carina, certo, ma con la schiena dritta.