“La dedico a zio Paolo (Borsellino). Quando andai via dalla Sicilia mi disse: ‘prendi la Sicilia e strappala, dimenticala’. Oggi ho pensato, ‘forse questa volta ti sei sbagliato, caro zio Paolo’.
Ho sentito al telefono Piera Aiello, amica e testimone di Giustizia e ho avuto l’onore di farle i miei complimenti più belli ed autentici.
La mafia oggi, con il suo ingresso in Parlamento, ha simbolicamente perso davvero.
La Sicilia, con Piera, ha mostrato il volto più bello.
Grazie Piera e grazie siciliani, al di là di partiti e movimenti, avete eletto una donna meravigliosa.
“Ieri mattina, dopo 27 anni – mi ha detto Piera – , per la prima volta sono andata a votare in Terra di Sicilia, sono uscita dal seggio piangendo. Oggi mi hanno comunicato che sono la prima candidata d’Italia per voti.
Penso di essermi ripresa la Sicilia a piene mani, quella toltami 27 anni fa quando sono andata via in sordina con una bambina ed una valigia ed oggi sono tornata vittoriosa”.
Adesso, per Piera Aiello, un passo che la preoccupa molto: “Si, un altro passo grande è uscire allo scoperto, come stare una vita al buio e rivedere la luce. Ma oggi vedo la luce col sorriso, penso che la Sicilia abbia vinto”.