«La reazione di alcuni giovani cittadini di Arzana e anche di molti intervistati è indice di quanta omertà ci sia ancora in quel territorio. Ma il dovere dei cronisti è quello di raccontare quel che si vede e si sente, tra l’altro senza intervenire con alcun commento, come ha fatto la collega, ma facendo il proprio lavoro che è quello di porre domande e acquisire risposte. Quel che ne è uscito è uno spaccato preoccupante di persone che sembrano più attente a difendere un delinquente latitante che il senso dello Stato ed il rispetto della legge», commentano Usigrai e Fnsi.
«Non c’è nessun attacco, da parte di Francesca Romana Elisei, alla comunità sarda e siamo convinti – conclude il sindacato – che la maggioranza dei sardi e degli Arzanesi sia dalla sua parte, dalla parte della verità, della legalità e della buona informazione. La collega ha svolto pienamente il ruolo di giornalista del servizio pubblico radiotelevisivo e a lei come ad altri giornalisti attaccati e minacciati va data la massima solidarietà da parte di tutti gli organismi e istituti della categoria».
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Qui il servizio dalla giornalista Francesca Romana Elisei andato in onda al Tg2.