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Siria, violata la tregua. L’appello del Papa

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 Nonostante la risoluzione Onu, Assad ordina nuovi bombardamenti facendo salire ancora il drammatico bilancio di sangue nella regione della Ghouta. L’Iran, alleato di Damasco: “L’offensiva continua”. Interviene anche la Turchia: “Fuori dalla tregua anche Afrin”, e violenti scontri sono in corso. Pressione Merkel-Macron su Putin per la tregua. Papa Francesco: “guerra disumana, fermate la violenza!”

Nuovi raid aerei del regime siriano si sono registrati sulla Ghuta nonostante la risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu sulla tregua umanitaria di 30 giorni in Siria.

Il bilancio è di almeno 7 morti e circa 30 feriti, riferisce l’Osservatorio per i diritti umani.

I bombardamenti, aerei e a colpi di artiglieria, sono “meno intensi”. I ribelli, citati dagli attivisti locali, riferiscono di scontri isolati con le forze governative in diverse aree limitrofe.

Pressione Merkel-Macron su Putin per la tregua

La cancelliera tedesca Angela Merkel ed il presidente francese Emmanuel Macron hanno avuto oggi un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin, al quale hanno fatto appello perché “eserciti la massima pressione sul regime siriano per ottenere la fine immediata degli attacchi aerei e dei combattimenti”. E’ la versione che il portavoce del governo di Berlino, Steffen Seibert, ha dato della telefonata, dopo che il servizio stampa del Cremlino aveva già dato notizia del colloquio tra i tre leader sulla Siria. Secondo quanto riferito da Seibert, Merkel, Macron e Putin hanno accolto con favore l’approvazione della risoluzione dell’Onu sulla tregua, “attraverso la quale tutte le parti in Siria sono chiamate a rispettare il cessate il fuoco per almeno 30 giorni, soprattutto per permettere gli aiuti umanitari e le evacuazioni dai territori contesi”. La cancelliera tedesca ed il presidente francese hanno quindi sottolineato che la tregua rappresenta la base per avanzare verso una soluzione politica nell’ambito del processo di Ginevra a guida Onu e che Berlino e Parigi vogliono “cooperare con la Russia e con altri attori internazionali” per la fine della guerra in Siria.

Francesco: “Basta rispondere al male con il male”

Il Papa ha lanciato un “appello accorato perché cessi subito la violenza” in Siria, dove “la guerra si è intensificata, specialmente nel Ghouta orientale”, “sia dato accesso agli aiuti umanitari – cibo e medicine – e siano evacuati i feriti e i malati”. “Questo mese di febbraio – ha detto Francesco all’Angelus – è stato uno dei più violenti in sette anni di conflitto: centinaia, migliaia di vittime civili, bambini, donne, anziani; sono stati colpiti gli ospedali; la gente non può procurarsi da mangiare… Tutto questo è disumano”.

L’Iran: “L’offensiva a Ghouta continua”

Le forze siriane “continueranno” l’offensiva nella Ghouta orientale: lo ha annunciato il capo di Stato maggiore dell’esercito iraniano, il generale Mohammad Baqeri, citato dai media di Teheran. La Repubblica islamica è uno dei principali alleati di Damasco. Iran e Siria rispetteranno la tregua Onu, ma “il cessate il fuoco non comprende i sobborghi di Damasco in mano ai terroristi, e le operazioni continueranno”, ha detto l’alto responsabile militare.

Turchia: “La tregua Onu non include Afrin”.

Violenti combattimenti in corso La risoluzione Onu per la tregua in Siria “non avr impatti sull’offensiva turca ad Afrin”, nel nord del Paese. Lo ha detto il vicepremier turco Bekir Bozdag citato dall’agenzia Anadolu. E l’Osservatorio siriano per i diritti umani conferma che sono in corso bombardamenti e violenti scontri su Afrin tra i militari di Ankara e le forze curdo-siriane.

25 febbraio

rainews.it

Da perlapace

 


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