Senza dimora, ma non solo. L’ondata di freddo e neve mobilita comuni e associazioni. Sant’Egidio promuove una raccolta straordinaria di coperte e invita ad aggiungersi ai volontari. La Caritas: “Aiutateci”. Stazione metro e posti letto in più per chi è in difficoltà
ROMA – L’ondata di neve e gelo investe l’Italia e fa scattare la macchina dell’accoglienza e della solidarietà per chi in queste ore dorme in alloggi di fortuna, senza riscaldamento, o all’aperto.
Nei giorni scorsi il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, ha lanciato un appello per la vicinanza e la protezione, in tutta Italia, dei senza dimora, particolarmente a rischio in questo fine febbraio, soprattutto di notte: “Non aggiungiamo al gelo anche l’indifferenza, che è il primo nemico di chi vive per strada: invitiamo tutti a prestare attenzione a chi passiamo accanto ogni giorno, nelle vie delle nostre città, senza fermarci”. Proprio contro l’indifferenza, in occasione dei suoi 50 anni, la Comunità ha scelto di collocare, davanti all’entrata della propria sede, in piazza Sant’Egidio, a Roma, la scultura “Homeless Jesus”. Per non dimenticare i tanti, che hanno bisogno di un amico che li aiuti nel momento del bisogno: “La strada – spiega Impagliazzo – non è una condanna: lo è la solitudine. E anche l’emergenza di un freddo che si preannuncia eccezionale può essere risolta offrendo un po’ del proprio tempo e, soprattutto della propria umanità”. Sant’Egidio ha lanciato una raccolta straordinaria di coperte, cappelli di lana, sacchi a pelo ed altri generi di conforto per affrontare il gelo. A Roma si possono portare ogni giorno, dalle 19 alle 20, in via Dandolo 10. Saranno distribuiti durante le cene itineranti, che la Comunità svolge durante tutto l’anno portando bevande e pasti caldi, e che in questi giorni verranno moltiplicate. Verrà anche ampliata l’accoglienza notturna nella chiesa di San Callisto, a Trastevere, riaperta a chi ne ha bisogno all’inizio dell’inverno. Inoltre, chiunque lo desideri può dare una mano alla Comunità offrendosi, come volontario, per conoscere e aiutare i senza dimora. “Ma accanto a questa mobilitazione della società civile – osserva Impagliazzo – è necessario che si diano da fare anche le istituzioni aprendo con urgenza nuovi ripari notturni. Occorre allargare la rete di protezione sociale per i più fragili, ancora troppo debole nelle nostre città, in modo da evitare nuovi drammi, non solo del freddo, ma dell’esclusione”. Sul sito dell’organizzazione alcuni indirizzi per portare aiuti e partecipare alle distribuzioni a Roma e in Italia.
Lancia oggi un appello anche la Caritas di Rimini: “Aiutateci”. A Rimini sono circa duecento le persone che dormono ogni sera in alloggi di fortuna, senza riscaldamento o all’aperto perche’ senza dimora. La Caritas, dunque, lancia un appello ai cittadini chiedendo abiti invernali, coperte e offerte. Intanto, sono 18 le persone hanno ricevuto un ulteriore aiuto in via Madonna della Scala, con l’aumento di posti di accoglienza. I modi per aiutare le persone a vestirsi “con dignita’ e ad affrontare meglio i rigori della stagione invernale”, ricorda la Caritas sono donare per esempio scarpe invernali, impermeabili, giacche e k-way per la pioggia. Servono anche coperte e non piumoni perche’ non sono utilizzabili per chi decide di vivere comunque in strada. Tutto va portato alla sede della Caritas in via Madonna della Scala 7, a Rimini. Chi invece desidera fare offerte e donazioni puo’ rivolgersi in sede. La Caritas chiede ai cittadini di segnalare situazioni di particolare difficolta’ e di invitare le persone che vivono per strada a rivolgersi alle strutture.
La Croce Rossa di Roma e’ operativa in queste ore sulla città e nella provincia. Tutta la macchina organizzativa è attiva attraverso il Comitato Operativo Comunale e le Unita’ di Crisi Locali sui municipi. I Comitati Cri stanno monitorando il territorio e intervenendo nei casi di criticità. In particolare in queste ore supportando nei trasporti le persone che sono impossibilitate a recarsi presso le strutture sanitarie. Parecchie sono state finora le richieste di supporto, ad esempio, per le persone dializzate.
I comuni ampliano la disponibilità all’accoglienza. A Napoli stazioni metro Museo e Vanvitelli aperte anche di notte. L’assessore comunale al Welfare, Roberta Gaeta spiega che “è possibile contattare la Centrale Operativa Sociale al numero 081/5627027, servizio attivo H24 al quale segnalare la presenza di senza dimora nelle strade cittadine per un immediato aiuto da parte delle Unita’ Mobili di Strada. Di notte, resteranno aperte le stazioni della Metro Linea 1 Museo e Vanvitelli”. Il piano è già attivo da dicembre, programma coordinato che comprende diverse azioni per fornire supporto, sostegno, pasti caldi e accoglienza a chi ne ha bisogno. Sono attive le strutture “La Palma” e “La Tenda”, dove “sarà possibile ospitare i senza dimora eventualmente accompagnati da animali”. A Roma 400 posti in più per i senza dimora. Il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo, durante la conferenza stampa al centro della Protezione civile della Capitale dove si sta facendo il punto sull’emergenza neve. “Per quanto riguarda il ricovero delle persone senza fissa dimora e fragili socialmente in 48 ore abbiamo trovato 400 posti letto in più e 137 persone questa notte hanno dormito li’. – ricorda – Questi numeri non comprendono le persone che vanno nei rifugi tipo stazioni della metropolitana. Da questa notte hanno lavorato oltre 30 persone dell’unità sociale notturna h24 e 150 persone in strada”. A Bologna, operatori in strada per portare aiuto dall’alba. Da questa mattina e fino a domenica prossima gli operatori in servizio nell’ambito del Piano freddo del Comune di Bologna usciranno ogni mattina all’alba dalle 5.30 alle 9.30 per intercettare le persone che si trovano in strada in queste giornate di temperature particolarmente rigide. Si tratta, informa il Comune, “di un rafforzamento del lavoro quotidiano che gia’ negli ultimi giorni si e’ intensificato con l’uscita quotidiana dei servizi di strada e la messa a disposizione di 30 posti in piu’ nelle strutture di accoglienza”. A Firenze 30 posti letto in più nelle strutture d’accoglienza . Si intensifica il servizio di accoglienza invernale dei senza fissa dimora attivato il 1° dicembre scorso dal Comune presso le Foresterie Pertini e del Fuligno, l’Albergo Popolare, l’Ostello del Carmine cui si aggiungono le strutture gestite dalla Caritas ovvero l’Accoglienza Salesiani di via Gioberti, quelle di San Martino e di San Giusto a Scandicci. Il servizio consiste nell’offrire un’attività di pronta accoglienza notturna destinata a cittadini italiani e stranieri, uomini maggiorenni, donne sole e con bambini, residenti o non nel comune di Firenze, in possesso di un documento di riconoscimento. Confermando la scelta fatta negli anni scorsi, agli ospiti non viene fornita solo l’accoglienza notturna, ma vengono serviti anche il pasto serale e la prima colazione. Al calare della sera, poi, diventano operative le unità di strada impegnate a distribuire coperte, bevande e pasti caldi alle persone che sono al freddo, rispondendo così a situazioni di emergenza insieme agli operatori presenti presso le diverse strutture di accoglienza.