Torna, per il 36° anno consecutivo, il Corteo di Carnevale di Scampia, promosso dal Gridas e, ormai, diventato parte integrante del percorso di riscatto quotidiano attuato dalla rete di associazioni, realtà, scuole che anima questo quartiere. Il tema proposto per quest’anno è “MEZZOGIORNO DI FUOCHI chi appiccia chi scioscia chi stuta”. Il titolo prende spunto dall’aridissima estate e dai devastanti incendi dolosi, che hanno martoriato soprattutto il mezzogiorno. Compromettendo il patrimonio naturalistico italiano e, riportando spesso alla luce, nuove discariche abusive, che continuano a mietere vittime indifese; ma al centro del corteo c’è anche l’incendio di cui è stata vittima la comunità rom di Scampia tra chi, stringendosi ad essa, ha cercato di spegnere i fuochi, anche degli animi, e chi ha colto occasione per scatenare nuove guerre tra poveri, rispolverando fasci e gagliardetti. Il titolo è un palese riferimento anche al celebre film western e al passaggio dai grilletti ai pulsanti per gli attuali duelli “a chi spara prima”, in cui si cimentano le potenze mondiali tenendo tutti con il fiato sospeso e paventando nuove guerre nucleari.
L’ambiguità del fuoco sta però nell’essere anche motore di civiltà, furore di chi resiste e passione che anima chi lotta per arginare il degrado. In un mese circa di laboratori svolti nelle varie sedi di associazioni, scuole e gruppi più o meno organizzati, ciascuno si è sbizzarrito a declinare il tema proposto in tutte le sue sfaccettature, interpretandolo e personalizzandolo, in base al proprio contesto e operato. Il corteo partirà, come di consueto, la domenica di carnevale, (11 febbraio 2018), alle ore 10 dalla sede del GRIDAS e si snoderà per le strade del quartiere fino ad arrivare a largo Battaglia. Un’area ormai simbolo di rinascita e del lavoro di rete del quartiere, perchè al centro del Mediterraneo Antirazzista, che ogni anno la attraversa e luogo in cui sorge il “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” . Un’aria nata grazie al lavoro volontario di scuole e associazioni del territorio autorganizzatesi in rete nel “Progetto Pangea”, un progetto di formazione alla nonviolenza e di cura del verde pubblico. L’Orchestra Musica libera Tutti, al suo 5° corteo di carnevale, si esibirà alla partenza del corteo con i “Fuochi d’artificio” di Handel, preparato per l’occasione, poi sarà un susseguirsi di carri, maschere e musica! Il 36° Corteo di Carnevale di Scampia si apre col suo totem: la Rosa dei Venti, che mostra sui raggi a mo’ di punti cardinali, nomi e valori che segnano il percorso comune che scegliamo di seguire.
In coda al corteo San Ghetto Martire, santo protettore delle periferie con il suo stuolo di interventi (spesso inutili) ricevuti dall’alto a mo’ di grazia e le umili richieste da anni “inevase” che diventano dunque grazie da aspettare: una parodia della gestione che accomuna tutte le periferie del mondo. Tra questi carri si snoda il corteo, ogni anno più grande e più corposo. Il carro costruito presso la sede del GRIDAS, declina il tema con la contrapposizione di due mani che si affrontano e si contendono un albero in parte incendiato e ghermito da una mano-dellamorte e in parte rigoglioso e salvato da una mano-della-vita. Sul carro anche un Trump e un Kim Jong-un, entrambi in versione porco, che si sfidano a duello, come nei vecchi western erigendosi ciascuno a Sceriffo e detentore della giustizia, brandendo le proprie armi atomiche a dispetto di un mondo che vorrebbe bandire il nucleare per un vivere pacifico e civile. Sul carro prende posto anche l’insetto dell’anno che non poteva che essere la Formica di fuoco (Solenopsis invicta) detta anche formica guerriera con il suo morso doloroso, ma pur sempre insetto operoso che lavora in un disegno più complesso. Segue la Gru che ormai avanza in corteo dal 2011 portando in alto le istanze di tutti quei movimenti dal basso, in lotta per il proprio e altrui futuro e per il mantenimento dei diritti acquisiti. “Lotte che sosteniamo e condividiamo – dicono gli attivisti del Gridas – e le cui voci ci piace amplificare in questa come in altre occasioni.
L’anno scorso sulla gru crebbe l’edera, quest’anno l’edera si è seccata…e noi pure! Il carro costruito da “Chi rom e…chi no” con l’econido bubamara, presso gli spazi di Chikù, simboleggia una carovana sovrastata da un mangiafuoco che manipola tutta l’umanità senza distinzione alcuna in nome del profitto e della speculazione dei territori, ma c’è anche l’albero Madre Terra che rinasce ogni giorno nelle azioni di tutti quelli che non si rassegnano alle ingiustizie, al razzismo, al malaffare. Nei laboratori sono state coinvolte anche le famiglie rom “ospitate in emergenza” nell’Auditorium di Scampia e poi abbandonate al proprio destino senza prospettive: la politica dell’approssimazione, a dispetto di una progettualità non assistenziale e di proposte concrete avanzate dal basso, come il percorso di crescita e confronto per il riconoscimento del diritto all’abitare dignitoso per tutti e tutte messo in atto da parte della comunità di Scampia riunita nel Comitato Abitare Cupa Perillo di cui fanno parte cittadini rom e gagè. Il fuoco della passione e l’energia della musica sono il fulcro del carro costruito presso il Centro Territoriale Mammut: un grande GHETTO BLASTER – stereo anni ’80 simbolo della cultura Hip Hop voce del ghetto, fonte di energia, creatività e aggregazione – trainato da una bicicletta racchiude l’essenza dei piccoli e grandi del centro che continuano a “barrire” tra scuole e spazi pubblici, ancor più pieni di voglia di cambiare le cose dopo la festa-concerto organizzata con Franco Ricciardi che ha visto finalmente riempirsi di passione quella “piazza grandi eventi” creata vuota dalle “autorità”: break, rap, writing, ciclofficina, riciclo, autocostruzione, ma anche e soprattutto elaborazione e ragionamento sul significato delle azioni comuni sono gli ingredienti di questo carro-sonoro.
Molti si sono ispirati alla fenice, uccello per antonomasia che rinasce dalle ceneri a nuova vita, ma ciascuno ha arricchito questo simbolo con le proprie peculiarità e le proprie battaglie. Così le donne dell’associazione “Dream Team – donne in rete” hanno interpretato la rinascita dopo il baratro delle violenze subite, attorniate dalla forza dei bambini della Biblioteca “Le Nuvole” che sono germogli della nuova vita che dà nuova linfa e forza alle battaglie quotidiane contro le discriminazioni di genere, con loro anche la “Dream Team – ARCI Scampia”, squadra tutta femminile che dà un nuovo alito al calcio, contro i pregiudizi: Post fata resurgo (risorgerò dopo la morte) “RINASCERE per Riprendere a Camminare”. I bambini del doposcuola del Centro Hurtado hanno immaginato una fenice quale scintilla di speranza, multicolore e bella: un animale spettacolare che prevarica l’esclusione e il disagio dalle cui ceneri rinasce. Di tutt’altro significato, superare gli errori del passato e rinascere a nuova vita, l’araba fenice realizzata dai ragazzi che hanno partecipato ai laboratori del Centro Prima Accoglienza – Napoli, svolti con il supporto dell’artista Francesca Strino e con l’associazione Let’s Think. Diversi anche i draghi. Il dragone da Ischia. Il dragone di fuoco accompagnato da varie monache, monachelle pie e musica del Comitato Monachelle di Arco felice. Il drago del Centro Zenit di Melito simbolo del coraggio dei diversamente abili e della loro speranza in pari diritti a non ammalarsi: “World: ‘o drago malamente / C’ ‘a munnezza si arrecrea / Scioscia sciur ‘ncap a’ gente / A nuje ‘o bbene, all’ata niente!”. Per il carro dell’ARCI Scampia un omaggio al rivestimento del campo sportivo realizzato “dal basso”, dopo anni di attesa, e finalmente intitolato a Antonio Landieri, vittima innocente di camorra. Rivestimento realizzato con pneumatici riciclati: i copertoni, simbolo della terra dei fuochi, a formare un Vesuvio che rinasce grazie al loro corretto ri-utilizzo, per non finire nelle tante, troppe, discariche abusive. I laboratori coordinati dalla Cooperativa Umanista Mazra hanno posto al centro la contrapposizione dell’energia vitale (un Vesuvio) e di quella distruttiva (incendi, un drago) ma anche il fuoco della solidarietà (mezzi antincendio dei pompieri ) e quello dell’amore. Sul fuoco bollono anche, in un pentolone, i politici italiani, tutti, per par condicio e anche perché…è sempre “la solita minestra”!
È il carro realizzato al Cantiere 167 dai “Volontari per Napoli ripuliAmo Napoli”, il Comitato Vele, il CentroInsieme e i Pollici Verdi di Scampia. E poi il carretto fatto su misura per Crocco, il pony confiscato che quest’anno prende il posto del trattore confiscato e accompagna il libro e i bambini-libro della Biblioteca di Scampia, con l’associazione (R)esistenza e tutte le “schegge di (R)esistenza” arrivate da ogni dove per unirsi al corteo con le realtà che ruotano attorno all’Officina delle culture “Gelsomina Verde” e al Fondo Rustico “Amato Lamberti” e i cupidi della Comunità alloggio “Gelsomina Verde”. E ancora: Le farfalle del “Gruppo Zoone”. Una lunga lingua di fuoco e lava al peperoncino dei bambini della scuola dell’infanzia del 5 c.d. “E. Montale”: “la vivacità è nu fuoc’ ca nun’avimm stutá”. Le massaie e cuochi del gruppo Dignità e Bellezza dell’IIS “Attilio Romanò” con “la terra dei…cuochi” per dire no ai fuochi (botti, pistole, roghi tossici) e sì ai cuochi. La Matta in Bicicletta che guiderà un gruppo dei Cicloverdi da Piazza Dante fino al corteo, come consuetudine da qualche anno: una pedalata dal centro alla periferia per il corteo di carnevale di Scampia (partenza ore 9:30). Le acrobazie del Circo Corsaro. Non mancherà il consueto Orrevuoto miez’e vvie Poesie e serenate ai balconi della compagnia Delirio Creativo insieme all’associazione Napolinvita actlab. E poi la musica: la 10enne BandaBaleno – Murga di Napoli coordinerà il Frente Murguero italiano con murgas che arrivano da Napoli, Roma, Milano, Battipaglia, Caserta, Genova, Padova e con loro la Banda Basaglia, ‘o Rom, il Gruppo Operaio ‘e Zezi, … e tanti altri ancora. Alla conclusione del corteo a Largo Battaglia il consueto falò allegorico brucerà i simboli negativi per far rinascere le proposte concrete, la speranza. La rete di realtà che, dal basso, da origine al “Progetto Pangea” arricchirà il “Giardino dei cinque continenti e della nonviolenza” con una nuova pianta: un loto (Diospiros kachi) sarà piantato nell’aiuola Asia. Si tratta di una pianta che ha resistito alla bomba di Nagasaki così come il Ginkgo biloba (già inserito nella stessa aiuola) ha resistito alla bomba su Hiroshima: sono diventate il simbolo della sopravvivenza di fronte alle esplosioni nucleari, ci piace concludere in tal modo il 36° Corteo di Carnevale di Scampia.
Un assaggio di quello che accadrà per le strade del nostro quartiere lo potrete avere sabato 10 sera da Chikù a partire dalle ore 20:30, alla festa “10 anni di BandaBaleno – 10 anni di Murga a Scampia – 10 anni d’amore”: un compleanno condiviso con tutte le realtà che si affiancano, nascono e crescono sotto le ali e nel solco del carnevale sociale a Napoli e non solo. In concomitanza con il 36° Corteo di Carnevale di Scampia, per la giornata dell’11 febbraio sulla pagina di OpenDDB (Distribuzioni dal Basso) il film “Scampìa Felix” di Francesco Di Martino sarà visionabile in free streaming. Il Corteo di Carnevale di Scampia è ormai una tradizione, contribuite a mantenerla viva! Il Corteo di Carnevale di Scampia si inserisce nel più ampio coordinamento del Carnevale Sociale Napoli 2018 che racchiude quest’anno ben 12 cortei autocostruiti dal basso in altrettanti quartieri di Napoli e provincia.
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