Il Gup del Tribunale di Roma Maria Paola Tomasselli ha disposto il giudizio per Roberto Spada e Ruben Nelson Alvez del Puerto, in carcere per l’aggressione, avvenuta a Ostia il 7 novembre scorso, ai danni del giornalista Daniele Piervincenzi e dell’operatore Edoardo Anselmi della trasmissione “Nemo – Nessuno escluso”.
La giudice ha anche accolto le richieste di costituzione parte civile di Federazione nazionale della Stampa italiana, Ordine dei Giornalisti, Libera, Regione Lazio e Associazione Antonino Caponnetto. Una buona notizia, che arriva proprio a ridosso del presidio che Articolo21, insieme a NoBavaglio, ha organizzato davanti al tribunale di piazzale Clodio, insieme alle sigle che si sono costituite parte civile a fianco di Piervincenzi e Anselmi.
“L’ammissione di parte civile della Fnsi e dell’Ordine dei Giornalisti conferma la gravità di una brutale aggressione in pieno stile mafioso che, colpendo i giornalisti Piervincenzi e Anselmi, offende il diritto all’informazione di ogni cittadino. Nessun cronista è più solo nel far fronte alle intimidazioni e alle minacce di chi vorrebbe impedire ai colleghi di svolgere il loro lavoro al servizio dell’opinione pubblica”, commentano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.
“Nelle motivazioni con cui ha accolto la richiesta dei rappresenti della categoria, il Gup ha evidenziato la piena legittimazione, anche a titolo diretto, di Federazione nazionale della Stampa e Ordine dei Giornalisti a far parte del processo in quanto direttamente danneggiati dalla condotta delittuosa posta in essere dagli imputati che, colpendo Piervincenzi e Anselmi, hanno offeso il diritto all’informazione di ogni cittadino”, spiega l’avvocato Giulio Vasaturo.
Saremo a fianco dei colleghi vittime del brutale assalto, quando avrà inizio il processo a carico di Spada e Del Puerto, il 30 marzo davanti alla nona sezione penale del Tribunale di Roma. I due sono accusati di lesioni personali e violenza privata con l’aggravante del metodo mafioso.