“Dieci piccoli indiani … e non ne rimase nessuno”, famosissimo giallo di Agatha Cristie. racconta che mentre l’Europa sta per entrare in guerra, dieci sconosciuti si ritrovano, su invito del misterioso signor Owen, in una residenza di lusso, unici abitanti di una bellissima isola deserta. Nella casa di Owen gli ospiti scoprono la strana filastrocca di “Dieci piccoli indiani” che in rima dice come questi muoiano, uno dopo l’altro. Nei fatti essi stessi iniziano a cadere e terrorizzati, senza trovare spiegazione, prendono ad accusarsi a vicenda …
Si tratta di un evento quello in scena fino al 21 gennaio al teatro Quirino, dal romanzo che la stessa Aghata Christie adattò per il palcoscenico. Il libro, con 110 milioni di copie, è il più venduto della storia e lo spettacolo rimase in cartellone a Broadway per 426 repliche. L’opera teatrale differiva nel finale da quella letteraria perché la Christie, non volendo dare al pubblico una conclusione così cupa in anni già difficili, decise di trasformarla con un lieto fine. La rappresentazione del Quirino ha una novità assoluta: per la prima volta, in accordo con l’Aghata Christie limited, il finale è stato riadattato come nel libro del 1939. In tempi in cui cambiare un epilogo non porta grande plauso (penso alla Carmen di Bizet fischiata al teatro del maggio musicale fiorentino per le variazioni apportate), la nuova versione del giallo della Christie è invece un’idea felice e rispettosa della prima che fu dell’autrice stessa. Essa è valsa a Ricard Reguant, il regista spagnolo, un enorme successo in patria.
I personaggi ben caratterizzati, palpitano della loro interiorità, la scenografia Art-Deco è suggestiva e ricorda l’epoca. Gli attori italiani, pur di generazioni e background diversi, armonizzano tra loro imprimendo ritmo e intensità alla pièce che scorre magnetica agli occhi dello spettatore. Tutta la vicenda ha voli immaginifici e surreali, autentica fiaba nera che, grazie alla geniale architettura della Christie scorre plausibile e insieme magica, con l’aggiunta di un sapore infantile nel ritornello di Septimus Winner “Ten Little Niggers”, anche questo cambiato in Little Indians per non offendere. Ricard Reguant dà una lettura approfondita di quest’opera nella quale non vede solo un thriller: secondo il regista l’arena in cui i dieci si combattono, evidenzia le profondità dell’anima di ciascuno, ne svela l’ipocrisia dei rapporti e la crudeltà celata dietro una maschera di perbenismo. Insomma una critica severa alla stessa alta borghesia verso la quale la Christie, pur avendovi trovato tanto agio e successo, non riusciva a provare empatia.
Fino al 21 gennaio
Gianluca Ramazzotti per Ginevra
DIECI PICCOLI INDIANI
… E NON RIMASE NESSUNO!
due atti di Agatha Christie
traduzione Edoardo Erba
progetto artistico di Gianluca Ramazzotti e Ricard Reguant
con in ordine di apparizione
Giulia Morgani Tommaso Minniti Caterina Misasi
Pietro Bontempo Leonardo Sbragia Mattia Sbragia
Ivana Monti Luciano Virgilio Alarico Salaroli Carlo Simoni
scene Alessandro Chiti
costumi Adele Bargilli
luci Stefano Lattavo
direzione tecnica Stefano Orsini
regia RICARD REGUANT
personaggi e interpreti (in ordine di entrata in scena)
Sig.ra Rogers Giulia Morgani
Sig. Rogers Tommaso Minniti
Vera Claytorn Caterina Misasi
Cpt. Lombard Pietro Bontempo
Antony Marston Leonardo Sbragia
Blore Mattia Sbragia
Emily Brent Ivana Monti
Giudice Wargrave Luciano Virgilio
Generale McKenzie Alarico Salaroli
Dott. Armstrong Carlo Simoni
ORARI SPETTACOLI
da martedì a sabato ore 21
domenica ore 17
giovedì 11 e giovedì 18 gennaio ore 17
mercoledì 17 gennaio ore 19
sabato 20 gennaio ore 17 e ore 21
INFO
botteghino 06.6794585
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segreteria 06.6783042 int.1
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